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Delle navi e degli uomini. I portoghesi di Livorno: da Toledo a Livorno a Tunisi

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Editore

Codice EAN

Curatore

N.pagine

230

Anno

2011

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Delle navi e degli uomini. I portoghesi di Livorno: da Toledo a Livorno a Tunisi

All’origine di queste pagine c’è il destino straordinario dei miei antenati. Li ho cercati e poi scoperti a briciole, a tappe. Ricostruendo la loro storia mi sono reso conto che, dalla Spagna a Livorno e poi a Tunisi, hanno dato prova di un coraggio e di una intraprendenza sconosciuti ad altri. Erano dotati di un orgoglio perfino eccessivo, ma questo perché erano consapevoli delle loro qualità; erano di “dura cervice”.
Si trovavano nelle quinte della Storia, ma erano presenti laddove si stava costruendo il mondo moderno.
Durante molti secoli la loro residenza è stata un porto: Oporto, Bayonne, Bordeaux, Anversa, Amsterdam, Venezia, Ancona, Livorno e Tunisi. Più tardi intrattennero rapporti con diverse città strategiche del Mediterraneo (Aleppo, Rosetta, Smirne, Salonicco e Istanbul), ma anche con l’India e con i Caraibi. Trasportavano merci in quasi tutti i Paesi del mondo e formarono una rete di complicità e di alleanze familiari che facilitavano i contatti e le operazioni di commercio.Tutto era fatto con estrema discrezione. Per i nuovi cristiani la prudenza era essenziale. L’Inquisizione era presente ovunque, nell’Europa cattolica dell’epoca e nei nuovi territori americani, e la sua crudeltà e la sua avidità erano note.
Armatori e commercianti a largo raggio le loro navi, sono partite dalla Darsena Vecchia verso tutti i porti del Mediterraneo, dove hanno permesso contatti e scambi con il mondo musulmano, ed anche verso l’Asia e l’America. Hanno contribuito cosi allo sviluppo, agli scambi mondiali e ai contatti con diverse civiltà lontane. Attori della prima mondializzazione, hanno sempre mantenuto la loro fedeltà a Livorno e all’Italia anche quando, costretti ad allontanarsi da Livorno dopo la crisi dovuta al blocco continentale inglese, si stabilirono negli empori del Mediterraneo e principalmente nella città di Tunisi. Il libro descrive per finire la Comunità Portoghese di Tunisi che mantenne in terra musulmana, poi sotto dominio francese, la sua citta-
dinanza, la sua lingua e perfino i piatti tipici livornesi. Libro di passione e di ricordi. "Delle navi e degli uomini" e un ritorno nel tempo, pieno di emozioni e di fedeltà alle origini e alla tradizione sefardita.

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