Dalle autrici parte un suggerimento simpatico e apparentemente facile: cambiare punto di vista. In effetti il mondo che guardiamo e in cui siamo immersi è lo stesso per tutti; ma, fortunatamente, ognuno di noi vede un mondo diverso, quello limitato e filtrato dalle proprie esperienze. Basta poi cambiare il punto di vista, e cambiarlo ancora, per scoprire l’altro, per coltivare l’empatia che è l’arte di mettersi nei panni e negli occhi di un altro… anche delle galline e renderci partecipi del grande abbraccio della vita per cambiare, crescere, imparare, vedere loro e pensare a noi. Viene in mente Lucio Battisti: “La gallina coccodè – spaventata in mezzo all’aia – fra le vigne e il cavolfiore mi sfuggiva gaia – Penso a lei e guardo te… e poi… o sei tu che scegli me. Sembra quasi un gran problema ma il problema non c’è – Gira gira la gran ruota – e la terra non è vuota. A ognuno la sua parte saper vivere è un’arte.” Sì, saper vivere è un’arte che si impara. Scoprire il nuovo nel consueto, cambiare punto di vista, sorprenderci di noi stessi e degli altri; vedere il diverso con curiosità e rispetto è un’arte di cui in questi tempi abbiamo molto bisogno. Grazie quindi anche a Pennadilivorno, Grangallo, Gallodoro, Pennaspelacchiata e a tutto il pollaio di Margherita. Guardo noi e penso a loro, guardo i bellissimi disegni di Paola e penso a noi.