Non semplicemente una raccolta di versi, bensì un intenso percorso esistenziale che si fa poesia. In queste “Corrispondenze” è racchiuso un universo di esperienze ed emozioni che rappresenta la natura, l’essenza spirituale dell’Autrice. Potremmo definire la presente silloge un diario interiore, attraverso il quale la nostra poetessa si rende testimone di se stessa, interpretando la propria storia e trasfigurandola attraverso la tensione lirica. Ritornare…per un attimo, un istante, un secondo/ Fermare quel che il tempo porta via/ senza che attimi, istanti, secondi possano ritardare/ l’inesorabilità del passare. Il patrimonio di memorie, sensazioni, visioni, sguardi racchiuso in questi versi è esteso e profondo, La mia anima ammassata sopra un mucchio di memorie. E’ l’acuta e vibrante sensibilità di Filomena a renderlo tale. Poiché la sua anima – quella di una donna da sempre devota alla letteratura, soprattutto quella classica, che per lei è passione, studio, professione – registra, cattura ed elabora ogni battito d’ali che il destino muove nel suo cielo, lungo il suo orizzonte.