Castellina in Chianti e le sue fortificazioni brunelleschiane
Con un saggio introduttivo di Vito De Meo
«La presenza dell’uomo nel territorio di Castellina in Chianti ha origini antichissime, risalente agli Etruschi già nel periodo orientalizzante recente, come attestato dai monumentali sepolcri di Montecalvario e del Poggino di Fonterutoli (VII-VI secolo a.C.). Certamente doveva esserci anche un insediamento
nella località di Salingolpe (o Salivolpi), a pochissime centinaia di metri dall’attuale centro cittadino. In questa località, infatti, sono emerse negli anni
tantissime testimonianze archeologiche (frammenti fittili di tegole e laterizi, orci di grandi dimensioni, pesi da telaio, offerte votive, etc.) riconducibili a un impianto abitativo e verosimilmente a un’area sacra. Di estremo interesse, a tal riguardo, è il pozzo etrusco presente nelle pertinenze di Casalvento. Proprio in quest’area si rinvennero la testa di un kouros (ragazzo) in pietra serena e alcuni bronzetti votivi raffiguranti figure maschili e parti anatomiche (una gamba), chiari esempi di richieste di guarigione legate a un culto».
Dal saggio introduttivo di Vito De Meo