Brandelli è una delle opere di maggiore successo degli ultimi vent’anni in Francia, un classico che ridefinisce i confini tra autobiografia e romanzo, dando vita a un prodigioso “libro di speranza”. L’autore evoca le sue due madri: quella da cui è stato strappato a soli tre mesi senza più rivederla, internata in un ospedale psichiatrico dove morirà otto anni dopo, e quella che lo ha accolto nella propria famiglia crescendolo con amore e dedizione. Scritto in seconda persona, Brandelli si rivolge nella prima parte alla madre biologica ripercorrendone l’esistenza straziata, e quindi al se stesso adolescente e bambino: dall’infanzia contadina alla scuola militare, sino alla scoperta della scrittura che ha sconvolto e illuminato la sua vita. In quest’opera esemplare, tradotta per la prima volta in italiano, Charles Juliet ci offre la vivida testimonianza di come scrivere sia, innanzitutto, il bisogno imperioso di conoscere se stessi.