Assistente sociale. Un prima, un dopo e nel mezzo una frattura
Alla domanda: «Sei una assistente sociale?» la risposta è sempre la stessa: «Faccio l’assistente sociale, io sono molte altre cose». È la storia di una assistente sociale, un lavoro difficile che passa attraverso la lotta alla disuguaglianza e che opera sui problemi e sul dolore, ma è anche una storia di relazioni, di condivisione, di emozioni, di empatia. L’amore e la passione per questa professione che si trasformano, attraverso i cambiamenti dei sistemi sociali e della burocratizzazione nelle organizzazioni, in stanchezza e delusione. La rabbia e la ribellione, il lasciarsi tutto alle spalle. Orizzonti nuovi e una vita immersa nel verde della campagna. Una frattura dolorosa e personale, il professionista che sperimenta l’essere utente, i confini sfumati tra un prima e un dopo e la necessità di rivedere la propria esperienza lavorativa alla luce dei nuovi eventi. È un viaggio in cui si sfiorano tanti elementi e i colori si mischiano in mille sfumature all’interno delle quali la vicenda personale è rivisitata da una lettura professionale. Attraverso l’esperienza della propria fragilità, emerge la consapevolezza, in chi scrive, che lo sguardo nel leggere la realtà è lo stesso adoperato in tanti anni di lavoro e quella visione continua a guidare il suo pensiero anche adesso. E allora il cerchio si chiude e chi scrive può sorridere in pace con se stessa e con gli altri. «Ho fatto l’assistente sociale e questo fa parte di me».