Lo scopo di questo libro è raccontare le vite avventurose di alcuni personaggi legati all’archeologia e alla storia dello spionaggio, oltre che alle tecniche antiche e moderne impiegate per sfruttare il passato come una sorta di “arma segreta”. Da Lawrence d’Arabia a Richard Meinertzhagen, da Percy Harrison Fawcett a John Pendlebury e molti altri, l’attività di questi individui è stata talmente importante nel “grande gioco” – così lo scrittore Rudiah Kipling defniva l’Intelligence – da modifcare, in certi casi, l’assetto politico del mondo, o almeno da influenzarlo signifcativamente con ricadute presenti tuttora nel nostro tempo. Esiste quindi un potere segreto nel passato, capace di trasformarlo in un pericoloso serbatoio dal quale attingere pretesti per nuove battaglie, nel nome di fantasmi che continuano ad appiccare i fuochi della discordia e dell’odio.