Alle origini della Sanità pubblica. I Riformisti e la medicina sociale
Introduzione di Zeffiro Ciuffoletti
Antologia di testi a cura di Gian Luca Corradi
Quest’anno ricorre il 40° anniversario della riforma che nel 1978 portò alla nascita del Sistema Sanitario Nazionale italiano, considerato ancor oggi fra i migliori in Europa. Questo volume, che inaugura la collana della Piccola Biblioteca del Riformismo socialista, ricostruisce la “preistoria” del sistema sanitario dall’Italia liberale al fascismo. Fu allora che la medicina sociale, i medici socialisti e i socialisti riformisti spesero le loro energie per creare le premesse di un sistema di assistenza in grado di affrontare le problematiche sociali relative alle malattie e agli infortuni legati al lavoro, al disagio sociale e alla vecchiaia. Nel clima culturale di fine Ottocento, tra positivismo di democratici, liberali progressisti e naturalmente di socialisti riformisti matura la determinazione ad agire da subito per migliorare la vita dei lavoratori dai
campi alle fabbriche, dalla famiglia e dalla campagna alla città, scavalcando così la soluzione palingenetica cara ai rivoluzionari di ogni caratura ideologica. In questo piccolo e affascinante dossier storico-sociale, ricco di cura documentale e abilità correlativa nel ricostruire quel grande dramma che si trovava a vivere il proletariato e le vicende storiche che lo contrassegnarono, sono rievocati grandi personaggi come Anna Kuliscioff, Ivanoe Bonomi, il più avanzato dei riformisti italiani, Romeo Romei che si era distinto per la cura dei lavoratori, Gaetano Pieraccini, Guido Banti, Giulio Chiarugi straordinarie figure che si occuparono di medicina sociale e che rivestirono alti incarichi istituzionali, l’impegno di Filippo Turati quando nasceva a Genova il Partito socialista, con l’espulsione degli anarchici (1892). Si cominciò, finalmente, a parlare di tutela della salute dei lavoratori e degli infortuni sul lavoro, a battersi per la riduzione degli orari di lavoro; si ottenne una legge sulle case popolari, nel 1904 fu varato un Testo Unico sugli infortuni sul lavoro e approvato un Testo Unico sulla legge sanitaria con la quale si riordinava l’assistenza medica in ambito locale e si puntava a combattere le malattie endemiche come la malaria.