L'arte contemporanea a confronto con quella del passato, in un mix che promette di regalare emozioni inedite ai visitatori. Dal 25 settembre 2015 al 10 gennaio il Museo di Palazzo Pretorio, a Prato, ospita “Synchronicity. Contemporanei, da Lippi a Warhol”, progetto espositivo di Stefano Pezzato, curatore e conservatore del Centro Pecci, promosso dal Comune di Prato-Museo di Palazzo Pretorio, con la consulenza per l'allestimento di Francesco Procopio.
Artisti a confronto - Nella sua sede rinnovata, il museo di Palazzo Pretorio accoglierà alcune fra le ricerche artistiche più significative dal Secondo dopoguerra, inserendole all'interno del suo percorso storico-artistico. Marcel Duchamp e Andy Warhol, Daniel Spoerri e Michelangelo Pistoletto, Matthew Barney e Vanessa Beecroft, per citarne solo alcuni, troveranno posto a fianco di Filippo Lippi e Donatello, delle tavole tardogotiche e delle pale rinascimentali, per arrivare, attraverso i secoli, sino all'altana dove sono esposte le opere dell'Ottocento e del Novecento, inserendosi cronologicamente proprio là dove terminano le raccolte civiche di Prato (con la considerevole donazione dei gessi di Jacques Lipchitz).
"Sincronicità" fra il presente e il passato - Tra gli artisti in mostra anche Marina Abramovic che si confronterà con i caravaggeschi, mentre Piero Gilardi troverà posto tra le nature morte del tardo Settecento. E ancora Vito Acconci, Martha Colburn, Joseph Cornell, Vittorio Corsini, Sylvie Fleury, Lucio Fontana, Domenico Gnoli, Dan Graham, Joan Jonas, Yves Klein, Eugenio Miccini, Alberto Moretti, Margherita Morgantin, Maria Mulas, Bruce Nauman, Luigi Ontani, Lucy+Jorge Orta, Robert Rauschenberg, Mimmo Rotella, Santiago Sierra, Keith Sonnier, Johan Van der Keuken, Jiechang Yang e Gilberto Zorio. Il progetto Synchronicity rilancia la vocazione a promuovere l'arte contemporanea coltivata in questa parte della Toscana - tra Firenze, Prato e Pistoia – negli ultimi sessant'anni, decenni di intenso sviluppo economico, sociale e culturale. Le opere contemporanee selezionate da Pezzato sono oltre trenta e dal loro incontro con quelle del percorso museale - inaugurato nel 2014 con le mostre sulla donazione Lipchitz e Da Donatello a Lippi. Officina pratese - emergeranno combinazioni in grado di aggiornare i piani espositivi e di riconfigurare la cronistoria museale in una dimensione di "sincronicita'" fra il presente e il passato.
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