Verità per la vita, un libro salva dall’oblio gli scrittori italiani dimenticati del ‘900

Chi si ricorda di Ugo Betti (1892-1953), autore de "La Piera Altra"? O del poeta Fausto Maria Martini (1886-1931), annoverato tra i più grandi crepuscolari? O di figure come Dino Segre, in arte Pitigrilli, vero e proprio fenomeno editoriale del primo dopoguerra ma oggi esiliato da repertori e manuali di letteratura? Il libro di Piero Nicola, intitolato “Verità per la vita. Autori dimenticati del Novecento” (Mauro Pagliai Editore) porta indietro nel tempo per salvare dall'oblio scrittori, poeti e giornalisti che hanno segnato un'epoca.

La pubblicazione - Nicola, saggista e traduttore, appassionato e profondo conoscitore della nostra letteratura, costruisce una galleria di ventiquattro preziosi cammei dedicati ad altrettanti protagonisti della cultura italiana del primo Novecento, molti dei quali poco noti o addirittura assenti dalle antologie perché portatori di valori non più di moda o sgraditi alle egemonie culturali. Da Ardengo Soffici a Giovanni Mosca, da Bonaventura Tecchi a Bruno Cicognani, da Margherita Sarfatti a Giovanni Papini: l'autore tratteggia con stile raffinato i ritratti di grandi autori accomunati "da una stessa fede o fiducia nella verità" - quella del Vangelo - e creatori di opere uniche per profondità e intensità spirituale. A conclusione del suo excursus in un'Italia letteraria d'altri tempi, Piero Nicola si sofferma sulla nostra cinematografia tra gli anni Trenta e Quaranta: accanto a mostri sacri come Vittorio De Sica, figura oggetto di un'arguta rilettura, rispuntano personaggi del calibro del romano Augusto Genina, padre del cinema italiano che seppe sfidare Hollywood.