Una piccola tragedia per bene. Federica Levi e il giallo in crowdfunding

Un giallo che mette in luce le banalità del male che si insinua in ognuno di noi. È “Una piccola tragedia per bene” (Bookabook), il primo romanzo della giornalista Federica Levi per il quale è stata lanciata una campagna di crowfunding per la prevendita del libro (https://bookabook.it/libri/piccola-tragedia-bene/?fbclid=IwAR012XwAdj59WWC5VZFVK_qwkXbm-2zR_j3wEp3FRUZBl9DpXk2qdJjFzzA).

Il libro - È un idiota, nient’altro che un idiota. Tutti lo hanno sempre considerato così, forse – inconfessabile – anche sua madre Elena, che lo ha amato tanto da fargli del male. Ma Danilo Colombo è pur sempre a capo di un piccolo impero di poltrone, da cui dipende la vita e la morte di un anonimo paese di provincia. Così, quando un giorno scompare insieme ai soldi della M&C, l’azienda fondata dal nonno, deflagra il panico. Ma chi è veramente Danilo? Se lo chiede la famiglia, intossicata da decenni di rancori mai digeriti, se lo chiedono i dipendenti, pietrificati dallo spettro della disoccupazione, se lo chiede Alice Veli, una non più giovane giornalista alle prime armi, che con la storia della M&C si gioca l’ultima possibilità di costruirsi uno straccio di carriera. Saranno proprio gli articoli di Alice, melodrammatici al limite del grottesco, ad accompagnare il lettore nelle viscere di una tragedia piccola e meschina.

L’autrice - Marchigiana di nascita, romana per gran parte della vita, da pochi anni vive a Milano.
Ha sempre scritto fin da bambina, diari, appunti, sfoghi, piccole riflessioni senza né capo né coda. Oggi scrive per lavoro: voleva fare la scrittrice, ma poi ha “ripiegato” diventando giornalista, specializzandosi per puro caso nel settore agroalimentare. “Una piccola tragedia per bene” è il suo primo tentativo di dare una forma compiuta ad una storia.