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Sui tetti di Siena volò via il barone rampante guardando dall’alto una città invisibile

13/09/2010

Venticinque anni fa, nella memoria di dolore dell’antico spedale senese di Santa Maria della Scala si iscrisse anche la fine della vicenda umana di Italo Calvino, scrittore che tutt’oggi non ha eguali per la particolarità del suo stile, per la padronanza degli artifici narrativi uniti ad una scrittura tra le più nitide ed eleganti della prosa del Novecento.

Per leggere l'intervento completo di Luigi Oliveto clicca qui

Leggi:

L’intervista - “La sua scrittura è una ricerca di luce”. Parla il professor Antonio Prete, studioso di Italo Calvino

Qualcosa di caro in mezzo all’inferno. Significanti parole scritte a macchina in un foglio ingiallito

Gli ultimi giorni di vita di Italo Calvino. La visita della Ginzburg all’ospedale di Siena

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