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Scrittori raccontano Scrittori. Silvia Ballestra riprende i matti di Mario Tobino

Firenze

12/03/2019

La Sala Ferri continuerà per tutto il 2019 ad essere luogo di attività culturali privilegiato della Città di Firenze, e scandendo il -1 alla tappa dei 200 anni. Dopo lo straordinario riscontro avuto nelle prime due edizioni riprende Scrittori raccontano Scrittori, il ciclo dedicato alle scuole superiori a cura di Alba Donati Gloria Manghetti, realizzato con il patrocinato del Comune di Firenze, il patrocinio e l’ausilio del Centro per il libro e la lettura del Mibact e con il sostegno e la collaborazione della Fondazione CR Firenze. Gli incontri sono aperti al pubblico fino a esaurimento posti. Dopo Luca Doninelli, Ermanno Cavazzoni, Marcello Fois, Fabio Genovesi, Tiziano Scarpa e Nadia Terranova il ciclo prosegue sabato 16 marzo (ore 11.00 allo Sala Ferri, Palazzo Strozzi) con Silvia Ballestra che racconterà il Mario Tobino.

L’evento - Ballestra si concentrerà sui romanzi Le libere donne di Magliano e Per le antiche scale, che insieme a Gli ultimi giorni di Magliano condensano la vicenda di Tobino come psichiatra e testimone dell’universo dei manicomi e di cui Ballestra ha consultato i materiali all'Archivio Bonsanti di Firenze. La figura di Mario Tobino, nato nel 1910 a Viareggio, coniuga infatti due aspetti fondamentali: scrittore di rilievo del Novecento italiano e direttore per molti anni del manicomio di Maggiano, piccola frazione di Lucca, esperienza che ha narrato nelle sue opere con rigore e con passione. Le cartelle del Tobino psichiatra sono state materiale fondamentale per il Tobino scrittore e sarà dunque interessante vedere come sia partito da quelli che sono referti tecnici per arrivare poi ad elaborare il suo racconto poetico nel quale il lavoro di medico e l’attività di scrittore si fondono. Partirà da qui Silvia Ballestra, riprendendo anche alcuni saggi usciti in questi anni sulle donne internate scritti dopo l'apertura degli archivi dei manicomi, parlando poi nella fattispecie del mancomio di Maggiano, luogo che ha segnato la vita e l’opera dello scrittore, ora parzialmente visitabile grazie al Fai e alla Fondazione Tobino.

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