Pittori e dipinti pisani del ‘900. Lo storico Stefano Renzoni illustra le opere dei maggiori artisti della città

La storia pittorica di Pisa si arricchisce con un libro pubblicato da Pacini Editore e scritto dallo storico dell’arte Stefano Renzoni, insegnante del Liceo Classico Galilei e da molti anni collaboratore della Fondazione Pisa e di Palazzo Blu. “Pittori e dipinti pisani del Novecento” raccoglie tredici biografie medaglione di alcuni tra i più importanti pittori pisani, “con l’aggiunta – spiega l’autore -  di qualcuno forse meno significativo, ma totalmente dimenticato, e che meriterebbe una qualche riconsiderazione”.

Il libro - Da Spartaco Carlini a Nicola Torricini, da Giuseppe Viviani e Pizzarello ai fratelli Gioli e al Lori, storie di vita dei più significativi pittori del Novecento pisano che hanno lasciato un segno nella produzione artistica cittadina e nella sua storia, attraverso scorci e paesaggi che trasudano malinconia e visioni poetiche, e anche in molte dimore e palazzi signorili attraverso affreschi dalla sapiente tecnica capace di suscitare emozioni. Un libro dedicato agli amanti dell’arte e agli appassionati di storia pisana, che dimostra come il fermento culturale della città non si sia mai assopito e anzi abbia prodotto esperienze individuali, difficilmente classificabili entro concluse correnti, di grande creatività. In una gradevole digressione che comprende anche le vicende umane e i luoghi cari degli artisti citati, “Pittori e dipinti pisani del Novecento” rivaluta quelle esperienze significative per la Pisa del “secolo breve” e mette in mostra le loro opere d’arte custodite in musei e collezioni private. Presenti nel volume anche alcuni dipinti inediti. Malinconici, polemici, sognanti, talora incompresi, i pittori pisani del Novecento raccontati a mo’ di biografia da Stefano Renzoni accompagnano il lettore alla scoperta di una Pisa lontana nel tempo e della quale nell’oggi s’afferra comunque l’eredità. Ne vengono così fuori anche ritratti sognanti e suggestivi di angoli della città d’allora, taluni intatti ancora oggi altri dal toccante profumo di poesia.