«La letteratura, fulcro della nostra offerta culturale, non poteva non dedicare una giornata a una delle più grandi menti della cultura italiana». Presenta così, Bernardo Fallani, assessore alla cultura del Comune di Pelago (Firenze) il convegno in programma sabato 7 marzo in Palazzo Comunale per parlare di Luzi padre, insieme al figlio del poeta Gianni, e Luzi uomo di cultura insieme al direttore di Toscanalibri.it Luigi Oliveto (ore 17).
«L’idea di invitare il figlio Gianni è nata perché quando si parla di Luzi è impossibile scindere la figura privata da quella pubblica – spiega l’assessore -. E grazie alla sua presenza approfondiremo la figura di Luzi padre e uomo che nella sua poesia ha riversato molto di sé».
Un convegno a Pelago che vuole essere un omaggio a un poeta innamorato della Toscana.
«Non esiste un legame tra il nostro paese e Mario Luzi. Ma la nuova politica di questa amministrazione e del mio assessorato è proprio quella di non rimanere legati al territorio ma allargarci e dare un respiro universale alla nostra offerta culturale».
Cosa la affascina di più di Mario Luzi?
«Innanzitutto un motivo di vanto personale è l’aver frequentato il suo stesso liceo classico a Firenze. Più in generale penso che parlare di Luzi significa parlare di un gigante. Nasce nel 1914 e si trova a dover contestualizzare la propria arte in un momento buio e totalizzante e lui è riuscito a sviluppare un sistema artistico, tramite Ermetismo e Surrealismo, a costruirsi un giardino dove c’era il vuoto e riempirlo con poesia sublime dalla forza semantica che toglie il respiro».
Il convegno dedicato a Luzi si inserisce in un ricco cartello di eventi chiamato “Risvegli di primavera”.
«E’ un cartellone che già dal titolo richiama due autori importanti: il drammaturgo tedesco Frank Wedekind che nel 1891 compose l’opera teatrale “Risveglio di primavera” e Franco Battiato che nel 1985 scrisse la canzone “Risveglio di primavera”. Attraverso l’organizzazione di eventi che spaziano dalla musica al teatro alla letteratura , vogliamo offrire punti di vista diversi per comprendere la cultura di un popolo. Cultura che si trova nelle abitudini, nelle tradizioni nella cucina. La cultura è ovunque: nelle note musicali, nelle pagine di Luzi e di Virginia Woolf. La nostra offerta culturale deve essere senza barriere per questo il cartellone di “Risvegli di primavera” prevede appuntamenti dedicati a Mozart (14 marzo), Goldoni (21 marzo), Ninne nanne toscane (11 aprile), Pinocchio (9 maggio) per poi concludere il 16 maggio con un convegno sull’horror e proiezione del film “Suspiria” di Dario Argento».
I giovani d’oggi hanno ancora sete di cultura?
«Il territorio di Pelago ha un alto tasso di scolarizzaizone e un grado di ricettività alto. Ma la cultura rientra in un disegno più grande. E’ il prodotto dei bisogni di una struttura economica e questa oggi non ha più l’espansione di un tempo. Negli anni ‘90 e 2000 abbiamo assistito ad una ubriacatura dei mercati, mentre ora viviamo una fase di recessione, che provoca recessione anche culturale. La musica è morta a causa dei talent show, il cinema anche. Non ci sono più idee. Per questo penso che sia molto bello provare a produrre cultura e dare stimoli ai giovani».
E dopo i “Risvegli di primavera” l’estate cosa porterà a Pelago?
«Ci sono tantissimi progetti in cantiere, tutti nell’ottica della valorizzazione dei giovani del nostro territorio: si va da una rassegna teatrale in dialetto a un dramma scritto da un regista locale».
Susanna Danisi
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