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Una nuova prova attesterebbe che Michelangelo Merisi detto Caravaggio (1571-1610) morì a Porto Ercole. E' una lettera, che un vicerè spagnolo di Napoli invia al governatore dello Stato dei Presidi scrivendogli di essere informato della morte di Caravaggio. Lo rivela oggi il ricercatore Silvano Vinceti, presidente della Fondazione Caravaggio, parlando di documento «trascurato».
Informazioni "in tempo reale" da Porto Ercole - «Si tratta di una missiva - spiega Vinceti - che il vicerè spagnolo di Napoli, Pedro Fernandez de Castro Andrade y Portugal, appena incaricato, invia al responsabile del presidio militare della Toscana scrivendo che e' stato informato della morte di Caravaggio a Porto Ercole». Nella stessa lettera il vicerè «ingiunge al funzionario di fargli pervenire i tre quadri che il Merisi portava con se». «De Castro - fa osservare Vinceti - era informatissimo su quello che accadeva a Porto Ercole, importante base militare spagnola». Il vicerè era stato nominato da poco, il giugno del 1610, mentre Caravaggio muore il successivo 18 luglio, data in cui prossimamente verrà inaugurato a Porto Ercole un parco monumentale funerario dedicato all'artista. «Queste e altre prove testimoniali e documentarie devono mettere fine ad una ridda di ipotesi deboli e senza fondamento, Caravaggio è morto a Porto Ercole», ha affermato Vinceti ricordando le «testimonianze storiche di contemporanei e conoscenti di Caravaggio come Giulio Mancini, il pittore e storico Giovanni Baglione e Bellori che scrivono della sua morte avvenuta a Porto Ercole». Inoltre «il legato pontificio, vescovo di Caserta, Deodato Gentile, legato a Scipione Borghese, segretario di Stato d'allora e amante dei quadri di Caravaggio, scrive allo stesso segretario di Stato pontificio della avvenuta morte di Caravaggio a Porto Ercole».
Il giallo del luogo della morte – Si è a lungo dibattuto sul reale luogo in cui Caravaggio morì. Nell'occasione delle celebrazioni per i 400 anni dalla morte dell’artista, per esempio, un professore dell'Università di Napoli, Vincenzo Pacelli, esperto del Merisi, a conclusione di uno studio, coadiuvato da documenti dell'archivio di Stato e dell'Archivio Vaticano, spostò la morte di Caravaggio nella laziale riva di Palo di Ladispoli. Secondo Pacelli, il Caravaggio fu assassinato da degli emissari dei cavalieri di Malta, con il tacito assenso della Curia Romana. Ora il ritrovamento della letter del vicerè sembra fugare ogni dubbio.
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