Fin da giovanissimo rimase folgorato dalla pittura di Caravaggio, dal suo naturalismo e dall’uso particolare della luce, tanto da dedicarsi per tutta la vita allo studio e alla produzione di quelle scene ‘a lume di notte’ (ovvero di candela) che lo avrebbero reso famoso con il nome di ‘Gherardo delle Notti‘. Visse e lavorò con successo in Italia per circa 10 anni (dal 1610/11 fino alla metà del 1620) e fu, come il Merisi, conteso dai più prestigiosi collezionisti della sua epoca: dal marchese Giustiniani di Roma al granduca di Toscana Cosimo II de’ Medici.
La prima retrospettiva - Eppure solo oggi si celebra la prima mostra monografica dedicata a Gerrit van Honsthorst (Utrecht 1592-1656), il fiammingo che conquistò Roma. E lo si fa a Firenze, città dove è conservato il maggior numero delle sue opere. Sotto il titolo ‘Gherardo delle Notti. Quadri bizzarrissimi e cene allegre’ la Galleria degli Uffizi ci offre questo evento espositivo curato da Gianni Papi che inaugura il cartellone 2015 di ‘Un anno ad arte’ raccogliendo quasi tutti i dipinti che sono oggi attribuiti all’artista (dal 10 febbraio al 24 maggio, visibile dal martedì alla domenica ore 8.15-18.50, info: 055.294883 – www.unannoadarte.it).
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