Ristampa per un volume che ha raccontato le veglie toscane. Teatro popolare minimo di Carlo Lapucci (Sarnus edizioni/Polistampa), infatti, raccoglie le rappresentazioni elementari che si usavano nelle veglie, nelle aie, nei raduni, nei mercati, nelle fiere, come monologhi, sproloqui, parodie, lamenti, serenate, testamenti, lettere, prediche, contrasti. L’edizione del Teatro popolare minimo, salutata dal favore al suo primo apparire nel 1990, si presenta ora arricchita in modo da rappresentare il compendio di una materia finora dispersa. È il risultato dell’individuazione di un campo confuso di metamorfosi dove il testo orale, nelle mani sapienti dell’attore, passa dal racconto alla rappresentazione, quasi che la novella e altri racconti tendano a travalicare nel teatro. Questa edizione, corredata di stampe popolari che mostrano alcune realizzazioni pratiche dello spettacolo, raccoglie una scelta capace di dare un’idea esauriente della materia nelle sue varie manifestazioni.
Diesilla, Diesilla,
tutto va in fumo e favilla:
restan Davide e Sibilla.
Quale giorno triste e duro
quando il cielo sarà scuro
e il castigo ormai sicuro.
Soneranno quattro trombe
mentre escon dalle tombe
brutte facce e brutte ombre…
ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TOSCANALIBRI
Per continuare a rimanere aggiornato sui principali avvenimenti, presentazioni, anteprime librarie iscriviti al nostro canale e invita anche i tuoi amici a farlo!
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.
Siamo entusiasti di condividere con voi le ultime novità, aggiornamenti e contenuti esclusivi per rimanere sempre aggiornati e connessi con Toscanalibri.