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“Il mio mulino, le mie radici”. Francesco Guccini alla Fiera del Libro sul filo dei ricordi

16/05/2009

La porta da cui lo zio Enrico, in “Amerigo”, uscì carico di sogni e speranze alla volta dell’America da verde è diventata marrone; e non ci sono più nonna Maria e zia Nina a raccontarne la storia. Ma il mulino dei Guccini è sempre al suo posto, sul fiume Limentra, a Pavana, all’ombra dell’appennino tosco-emiliano. Oggi il mulino è diventato meta di pellegrinaggi letterari alla ricerca delle “radici” più profonde e familiari di Francesco Guccini che lo ha raccontato nei suoi libri. Ed è anche abitazione di Silvano Bonaiuti e Maria Rosa Prandi, che del cantautore sono i diretti cugini. Da questa storia familiare è nato il volume “Scusi, è qui il mulino dei Guccini” (L’Arcobaleno Editore), presentato alla Fiera del Libro in corso a Torino.

Il mulino meta di pellegrinaggio - “Nel libro – dicono gli autori - non sveliamo nessuno scoop, semplicemente raccontiamo l’evoluzione del mulino e la storia della nostra famiglia, lasciando campo libero ai ricordi di un tempo ormai passato che rimane vivo dentro di noi e che vogliamo condividere con i lettori. Da sempre il mulino dei Guccini è meta di veri e propri pellegrinaggi di persone, soprattutto giovani, che non cercano solo un edificio, ma vogliono catturare profumi, sensazioni, emozioni; magari le stesse provate ascoltando le tante canzoni di Francesco ispirate proprio al mulino”.

Francesco Guccini e il “suo” mulino – In omaggio alla storia della famiglia è voluto essere presente in Fiera, vincendo la proverbiale scontrosità per gli eventi mondani, anche Francesco Guccini e in centinaia hanno fatto la coda per ascoltare i ricordi dalla sua viva voce. “Mi vergogno un po’ ad essere al centro dell’attenzione perché in realtà con il libro non c’entro nulla, io c’entro con il mulino; e sono l’unico sopravvissuto che lo ha abitato per anni. Ricordare il mulino per me è come ricordare nonna Maria, donna imponente convinta che io le assomigliassi in tutto e per tutto e che proprio per questo insisteva nel farmi indossare un fazzoletto uguale al suo in testa. Per non parlare di nonna Amabilia, che mi ha insegnato a riconoscere i funghi, rivelandomi  straordinarie cure a base di erbe per una serie di inverosimili malanni. O ancora, zio Enrico (lo zio Amerigo della canzone) e zia Nina, una seconda mamma per me, la letterata della famiglia. Insomma, parlare del mulino significa parlare dei legami che mi porto dentro, di riti antichi e di miti del passato. E come canto in “Radici” la casa è come un punto di memoria, è sul confine dei ricordi, la stessa di sempre. E tu ricerchi là le tue radici se vuoi capire l’anima che hai”.

Concerto estate 2009 - Francesco Guccini, che questo inverno ha riempito i palasport di tutta Italia con il suo ultimo tour, sarà in concerto, nell’unica data dell’estate, a Montalcino il prossimo sabato 13 giugno a Montalcino nell’ambito del Festiva della Valdorcia.

Simona Trevisi

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