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Identità e cura al femminile. Incontro con Erika Maderna ed Emilia Zazza alle Oblate

Sabato 22 marzo alle 21

Firenze

20/03/2025

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Un incontro incentrato sull’identità e la cura al femminile è in programma sabato 22 marzo alle 21 nella Sala Conferenze Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate, in via dell’Oriuolo 24 a Firenze. Erika Maderna, autrice de “La memoria nelle mani. Storia, tradizioni e rituali delle levatrici” (Aboca) ed Emilia Zazza, autrice di “Trotula, medica rivoluzionaria”(Manni editori), dialogano con Maria Cristina Carratù e Stefania Costa. Letture a cura di Federica Miniati.

Appuntamento inserito nella rassegna Identities. Leggere il contemporaneo, giunta alla VIII edizione, e organizzata dall’Associazione culturale La Nottola di Minerva – nell’ambito della rassegna Si scrive marzo si legge donna.

La memoria nelle mani. Storie, tradizioni e rituali delle levatrici

Fin dalle più antiche espressioni del vivere sociale, le donne sono state al centro della dimensione della cura. All’interno di questo universo trovano particolare rilevanza la gravidanza e il parto, ambiti che per molti secoli hanno visto le donne protagoniste incontrastate. A differenza del percorso storico che ha caratterizzato la gran parte delle altre professioni, infatti, l’ostetricia ha rappresentato l’esempio forse irripetibile di uno schema rovesciato, un campo d’azione femminile gradualmente “colonizzato” dalla presenza maschile.

In questo volume, che raccoglie anche una finissima selezione iconografica, Erika Maderna racconta il corpo delle donne alzando il sipario sulla scena del parto, sede di liturgie di cura, di magia, di erbe e parole, di medicina tramandata dalle donne per le donne attraverso un percorso storico che va dalle narrazioni mitologiche di parti straordinari dell’antichità, passando per il Medioevo, fino alla medicalizzazione dell’ostetricia.

La storia delle levatrici è una storia fatta di memorie, di conoscenze trasferite di voce in voce attraverso le generazioni ed è anche una storia a suo modo poetica, che si presta a essere narrata con codici simbolici. E proprio il tema della memoria risulta particolarmente ricco di risonanze, quando si parla dell’antica sapienza delle donne, che non era libresca ma empirica, e molto affidava alla memoria: memoria delle parole, dei gesti ripetuti e, nel caso dell’arte ostetrica, alla memoria delle mani, che ne sono state e continuano a esserne le protagoniste.

Trotula, medica rivoluzionaria

Trotula è una ragazzina inquieta e ribelle, ama creare unguenti e pozioni con le erbe assieme all'amica Rosvita, mettere lucertole nel letto della balia Adalgisa, è affascinata dalla medicina, sogna di essere libera. E Salerno, attorno all'anno 1000, con la prestigiosa Scuola medica, è un bel posto per le sue inclinazioni.

Crescendo, Trotula diventa un'esperta medica, e non solo perché sa scovare i rimedi migliori per questo o quel male, ma soprattutto perché capisce che le pazienti e i pazienti vanno ascoltati, toccati, insomma visitati. E comprende come le donne necessitino di cure specifiche.  Ma Trotula deve condurre anche le sue battaglie personali: trovare un marito che non si opponga al fatto che lavori e che sia indipendente, e far sì che il mondo dei magistri della Scuola medica riconosca le sue capacità, e la nomini magistra.

Un romanzo divertente e appassionante sull'eccezionale figura della donna che nel Medioevo rivoluzionò la medicina grazie a una nuova attenzione all'universo femminile.

Le autrici

Erika Maderna, laureata in Etruscologia e Archeologia Italica presso l’Università degli Studi di Pavia, si è stabilita anni fa nella Maremma toscana, spinta dal richiamo della terra degli Etruschi. Vive a Grosseto, dove insegna, scrive articoli, traduzioni e saggi di cultura e archeologia classica. Per Aboca Edizioni ha scritto: “Aromi sacri, fragranze profane. Simboli, mitologie e passioni profumatorie nel mondo antico” (2009), “Le mani degli dèi. Mitologie e simboli delle piante officinali nel mito greco” (2016), “Con grazia di tocco e di parola. La medicina delle sante” (2019), “Medichesse. La vocazione femminile alla cura” ( 2021), “Per virtù d’erbe e d’incanti. La medicina delle streghe” (2023) e “La memoria nelle mani. Storie, tradizioni e rituali delle levatrici” (2024).

Emilia Zazza è nata nel 1975, vive a Roma. È specializzata in studi e politiche di genere. Autrice di programmi per la Rai, negli ultimi anni lavora a Quante storie e a Presa diretta di Rai3. Per il festival di scrittrici InQuiete di Roma cura la parte dedicata ai ragazzi e alle ragazze. Ha pubblicato il romanzo Si sta facendo notte (Italic-Pequod, 2011) e diretto il documentario Termini Underground.

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