I pollici verdi. Usi e costumi del popolo degli orti e dei giardini secondo Andrea Papini

 C’è chi si occupa di piante per professione, come i botanici o i vivaisti, e chi semplicemente ama la natura, scegliendo di dedicare il proprio tempo libero a orti e giardini: sono I pollici verdi, protagonisti dell’omonimo libro di Andrea Papini che esce per l’editrice Sarnus nella collana dei «Naturini». L’autore lo presenterà in anteprima giovedì 27 giugno, alle 18.00 al Caffè letterario del Teatro Niccolini (via Ricasoli, 3) assieme all’editore Antonio Pagliai.

Il libro - Papini, laureato in ingegneria elettronica, è un vero e proprio naturalista, come dimostrano i suoi articoli su riviste di flora e fauna e alcuni libri di successo come Le erbe in tavola (2005), un titolo da oltre 4 mila copie. La sua nuova fatica è dedicata agli usi e ai costumi dei popoli degli orti e dei giardini: si parla di “popoli”, al plurale, perché questo esercito di amanti del verde è quanto mai variegato. Con la necessaria leggerezza e ironia, Papini ci presenta i “bonsaisti”, che si dedicano esclusivamente agli alberi in miniatura, e gli “eco guerriglieri”, animati da passione civile prima ancora che scientifica. E ancora i “virtuali”, che popolano i social network e i gruppi di Whatsapp, i “mistici”, i “nomadi”, i “pensionati nell’orto”: sono 23 i diversi profili, arricchiti dalle vignette di Lorena Fracassa, che vanno a comporre il quadro di un’umanità legata a doppio filo, in modo più o meno sano, a giardini, orti, serre, terrazze. Il testo si chiude con i ritratti di alcuni personaggi che hanno influenzato il pensiero ecologico, come Rudolf Steiner, Giuseppe Lodi, Franco Maria Ricci o Carlo Petrini.