È in libreria il volume “Elette ed eletti. Rappresentanza e rappresentazioni di genere nell’Italia repubblicana” (Rubbettino Editore) a cura di Patrizia Gabrielli, parte di un progetto di ricerca realizzato dall’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e coordinato dalla stessa professoressa. Il volume si inserisce in un ampio dibattito sul gap di genere nella rappresentanza politica, nell’intento di promuovere ulteriori approfondimenti a partire dallo studio dei significati che l’universo semiotico della politica attribuisce alle differenze di genere nello spazio pubblico.
Il volume - Sulla base di ricerche sulle fonti a stampa e di archivio, i saggi raccolti nel libro esaminano le rappresentazioni sulla “donna politica” e sull’“uomo politico” nei primi vent’anni dell’Italia repubblicana, con incursioni nella Spagna post-franchista, nella Repubblica Democratica Tedesca, negli Stati Uniti d’America. Il progetto di ricerca Elette ed eletti prende le mosse nel 2017. Vede una tappa importante nel febbraio 2019 in sede dell’omonimo convegno internazionale promosso dall’Archivio di Pieve insieme con l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica. Il progetto nel suo insieme è cofinanziato dal Comitato per gli Anniversari di Interesse Nazionale in occasione del “Settantesimo anniversario della nascita della Repubblica e dell’esercizio per le italiane del diritto di voto attivo e passivo”. Voci, rappresentazioni e storie di protagoniste e protagonisti del dibattito sono consultabili sul sito eletteedeletti.it, in costante aggiornamento.
L’autrice - Patrizia Gabrielli è docente di Storia contemporanea e Storia di Genere (Università di Siena). Dirige la rivista Storia e problemi contemporanei e collabora con diverse riviste nazionali ed europee. Fa parte della Giuria Nazionale del Premio Saverio Tutino (Archivio Diaristico Nazionale di Pieve di Santo Stefano). È autrice di numerosi saggi e volumi, tra i più recenti La guerra è l’unico pensiero che ci domina tutti. Bambine, bambini, adolescenti nella Grande guerra, Rubbettino (2018); Prima della tragedia. Militari italiani a Cefalonia e a Corfù, il Mulino (2020).
L’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano dal 1984 raccoglie e conserva memoria, storie di persone che hanno lasciato una traccia di sé e che trovano accoglienza in questo luogo di confine tra Toscana, Umbria e Romagna, eletto a Città del diario. Fondato dal giornalista Saverio Tutino, l’Archivio custodisce attualmente oltre 8000 testimonianze tra diari, epistolari e memorie autobiografiche di gente comune.
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