Circa 40 fotografie, stampate in varie dimensioni, con cui Emma Vitti si apre alla condivisione delle proprie visioni. In esposizione negli spazi di Palazzo Panichi a Pietrasanta la mostra “Das Ding, dal di dentro”, che sarà visitabile dal 22 agosto al 10 settembre. Si tratta di un’iniziativa del Comune a cura del Centro Arti Visive di Pietrasanta.
La mostra - Tra gli elementi ricorrenti nel vocabolario immaginale di Emma Vitti c’è l’involucro: un bozzolo di cui liberarsi, una pelle che sta cambiando, una coltre sotto la quale è possibile respirare silenziosamente. Nella produzione degli ultimi anni ci sono sacchetti di cellophane che custodiscono, o proteggono, fiori, foglie, petali. La bellezza dei fiori e la loro seduzione estetica non distolgono però dalla percezione di una sorta di asfissia che innesca riflessioni attorno alle membrane e agli involucri che si frappongono nelle nostre vite, che vi si insinuano ostacolando le nostre relazioni. In “Das Ding” l’artista milanese approfondisce ulteriormente la propria ricerca sull’ambiguo rapporto tra contenitore e contenuto, entrando nei laboratori e nelle fonderie di Pietrasanta per fotografare le gomme utilizzate dagli artisti per la fusione delle sculture: muovendo, distorcendo queste membrane di lattice, avviene che la metafora dell’involucro si sciolga e diventi inequivocabilmente pelle, la pelle di un corpo.
Info - La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, nell’orario 18-20 e 21-23, ingresso libero
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