Con una battuta ci sarebbe da dire: il Corriere di Siena meglio del Washington Post. Perché dal prossimo 15 febbraio il più diffuso e antico giornale di Washington eliminerà lo storico supplemento interamente dedicato ai libri intitolato “Book World”.
La notizia, come riporta “Il Riformista” del 30 gennaio, ha suscitato polemiche interne alla redazione e disappunto per i lettori del giornale, che, per prestigio e vendite, è secondo solo al New York Times.
Proprio il giornale concorrente segnala la novità non senza un briciolo di perfidia, sostenendo che si tratta di “un altro segno del fatto che la critica letteraria sta seriamente perdendo terreno nei quotidiani”, tenuto conto che nel 2007 anche il Los Angeles Times aveva chiuso il suo tabloid librario e che il San Francisco Chronicle si limita a un piccolo supplemento-libri.
Insomma, il Corriere di Siena va controtendenza. La pagina-libri domenicale, realizzata in collaborazione con il portale www.sienalibri.it, sta riscuotendo , infatti, ampi consensi. Le interviste, le recensioni, gli editoriali di Luigi Oliveto così densi e originali stanno trovando sempre maggiore interesse tra i lettori. Dunque, fatte le dovute proporzioni, si potrebbe affermare che pure in ambito culturale “piccolo è bello” e se non altro più fattibile.
Articolo pubblicato su Il Corriere di Siena di sabato 31 gennaio 2009
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