Parlava in aramaico, ma seppe cavarsela piuttosto bene persino con l’antica lingua toscana. Il poliglotta in questione fu Gesù di Nazareth o, per meglio dire, il Vangelo che di lui racconta vita, opinioni e miracoli. La disinvolta premessa allude a una affascinante traduzione delle pagine del “Vangelio de sancto Johanni” in lingua toscana, risalente alla fine del Duecento, con chiari elementi di lingua senese. Il prezioso manoscritto, conservato presso la Biblioteca Vaticana, qualche anno fa è stato edito dalla Società Biblica Britannica per la cura di Marco Cignoni e “grazie a Dio” è ora alla portata di tutti.
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