L'incendio di metà settecento. La ricostruzione ‘firmata' Vanvitelli. Gli affreschi di Lorenzetti, Signorelli e Francesco di Giorgio. Sono questi gli elementi dell’ultimo appuntamento con “Turisti per casa” in programma a Siena domenica 22 marzo.Protagonista sarà la Chiesa di Sant’Agostino (ore 12).
La sua costruzione, assieme a quella dell'attiguo convento, fu avviata nel 1258 e si protrasse per oltre cinquant'anni, subendo nel corso dei secoli ampliamenti e risistemazioni, soprattutto nel corso del Quattrocento, tra il 1450 e il 1490. Ma nella percezione contemporanea della Chiesa incise profondamente il rovinoso incendio del 1747, cui seguì una ricostruzione affidata a Luigi Vanvitelli realizzata tra il 1747 e il 1755. Le vicende degli agostiniani nel corso dei secoli si sono intrecciate con quelle degli arricchimenti pittorici: nella cappella Piccolomini, sede di affreschi attribuiti ad Ambrogio Lorenzetti, e la ‘recente' cappella Bichi (scoperta da una decina d'anni) con affreschi del Signorelli e di Francesco di Giorgio Martini.
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