Prosegue l’iniziativa di Toscanalibri "10 autori per 10 temi – Come una biblioteca dell'identità toscana", finalizzata a ricavare una ‘summa’ dei segni distintivi della ‘toscanità’, così come, nel tempo, è stata plasmata da molteplici fattori. Abbiamo chiesto a dieci autori di attingere ai nostri scaffali per suggerire alcuni libri riconducibili a dieci temi connotanti le peculiarità della Toscana. Elena Torre propone oggi alcuni volumi attraverso cui conoscere e approfondire aspetti di quel ‘carattere’ regionale che è andato formandosi attraverso lo studio della lingua.
Conoscere la propria lingua è fondamentale per imparare qualcosa in più su noi stessi. Le parole non vanno mai date per scontate e il viaggio nel loro significato, la ricerca dell’etimologia, è qualcosa di inaspettato e sorprendente. La lingua che pratichiamo troppo spesso viene data per scontata ed è un peccato. Di seguito una serie di letture che vi consiglio per riflettere e frequentare un po’ di più la nostra meravigliosa lingua.
Si parte dalle basi con “Il dizionario della Toscana” (Le Lettere), volume di Pier Francesco Listri in cui troviamo una summa di quella che è la Toscana moderna, una sorta di mappa per trovare il meglio della nostra regione, dalla storia al costume, dalla fede alla cucina, dalle tradizioni alla lingua. Sapere da dove veniamo è la premessa per andare in qualsiasi direzione…
Il mio amore per Dante e per la Commedia non poteva che farmi scegliere la versione curata da Nino Giordano e Fabrizio Maestrini per la Libreria Editrice Fiorentina nella quale ci forniscono una vera e propria traduzione dell’opera particolarmente utile per gli studenti della scuola secondaria che possono così avvicinarsi al sommo poeta senza troppi traumi.
La divina commedia in italiano di oggi. Inferno
La divina commedia in italiano di oggi. Purgatorio
La divina commedia in italiano di oggi. Paradiso
Non c’è Dante senza Petrarca per me, quindi non posso esimermi dal consigliare anche il volume “Per queste orme. Studi sul Canzoniere di Petrarca” (Pacini Editore) scritto da Natascia Tonelli che, alla luce dei più moderni studi, mette conferma la sua capacità di innovazione linguistica.
E per prendere due piccioni con una fava direi che prezioso è il saggio “Dante, Boccaccio, l’origine, sei studi e una introduzione” (Olschki Editore) di Giuseppe Chiecchi dove la parola declinata, indagata, amata ci rivela nuove prospettive.
E non posso certo tenere indietro un grande classico della toscanità che unisce la mia passione per la lingua con quella della gola. Da leggere sicuramente “Artusi e gli editori fiorentini. La scienza in cucina e l'arte della stampa” (Olschki Editore) di Monca Alba che ricostruisce la storia editoriale “del primo long seller della letteratura gastronomica italiana”.
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