Casa Editrice: Masso delle Fate Edizioni
Anno: 2019
N. Pagine: 154
Formato: 17X24
Capita di incontrare un testo che ci colpisce in modo particolare. Ad attrarci può essere il linguaggio, la storia narrata o i temi attorno ai quali ruotano le considerazioni dell’autore, qualunque sia la ragione, però, quella lettura lascia una traccia, talvolta lieve, altre volte tanto forte da risvegliare qualcosa che, sebbene assopito dentro di noi, era lì, pronto a riemergere. È proprio questo ciò che è accaduto a Paolo Fanfani, per il quale la lettura di un articolo di giornale è diventata il punto di partenza di un percorso al quale, come in un contrappunto, hanno contribuito più voci. Fin dall’inizio Fanfani dichiara apertamente la natura ontologica del cammino descritto in Tempus mundi. Una recensione al volume di Emanuele Severino Storia, Gioia lo spinge, infatti, a formulare alcune riflessioni sulla filosofia di Parmenide, sostenitore di una visione immobile ed eterna dell'essere, alle quali segue un’attenta disamina del pensiero di Eraclito, che individua invece nel divenire il tratto qualificante della realtà. Fanfani mette in luce come il passaggio dalla visione statica di Parmenide a quella dinamica di Eraclito implichi necessariamente l'entrata in scena del tempo, cardine attorno al quale ruoterà gran parte delle sue considerazioni successive. Prima questione di ogni indagine sull'essere, il tempo, all'interno di una visione dinamica della realtà, altro non è se non il metro di quel moto continuo in avanti che è il divenire. C’è un profilo oggettivo del tempo, quello del declinare del sole, ma ne esiste anche uno soggettivo, che riguarda il modo di percezione da parte dell'individuo. In quanto metro del divenire, il tempo è un elemento nel quale l’individuo si trova immerso, che sfugge dalla sua sfera di controllo e che non può che subire. L'unica libertà che, secondo Fanfani, è concessa all’uomo risiede nel poter decidere in quale modalità rispondere ed allinearsi con il tempo: è una scelta fondamentale, perché da questa dipende la possibilità di accedere o meno al reale. Infatti, è solo ponendosi in un rapporto virtuoso con il tempo che l'individuo potrà avere una relazione positiva anche con la realtà.Scrivi le tue impressioni e i commenti,
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Casa Editrice | Masso delle Fate Edizioni |
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Codice | 9788860394668 |
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Paolo Fanfani nasce a Firenze il 29 settembre 1968. Nel dicembre 1996 consegue il diploma di laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi della stessa città. Successivamente si dedica con passione alla musica e in particolare al cantautorato, scrivendo canzoni e mettendo in musica poesie di diversi autori. Cultore di linguistica ed appassionato collezionista di parole,... Vai alla scheda autore >
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