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La piccola patria. Storia di Elvezio Cerboni partigiano

La vicenda umana e politica di Cerboni,si svolge, salvo rare eccezioni, in un territorio piuttosto ristretto, una piccola patria fatta di boschi, miniere, borghi, ma che è sentita come parte integrante del territorio nazionale. La storia del giovane “garibaldino” Elvezio Cerboni è una storia  dell’eroismo della quotidianità che diverrà, alla fine, un atto di eroismo pubblico. Elvezio era un giovane che avvertiva l’ingiustizia del fascismo anche attraverso la lettura degli avvenimenti del Risorgimento, che gli apparivano vivi: non dimentichiamo che gli anni che dividevano gli anni Trenta del Novecento dagli ultimi eventi del Risorgimento erano più o meno quelli che ci dividono oggi dalla Resistenza. Senza voler fare collegamenti deterministici, non si può fare a meno di notare come la scelta di personaggi come Elvezio di impegnarsi nella lotta di liberazione contro i tedeschi e i fascisti sia stata strettamente legata, con gli opportuni aggiornamenti, alla dimensione risorgimentale, in una sorta di collegamento ideale che voleva creare un’Italia più libera e più giusta, come quella che sognava l’ala democratica, mazziniana o garibaldina che fosse, del “primo Risorgimento”.

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Editore

Codice EAN

Curatore

N.pagine

150

Anno

2011

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La vicenda umana e politica di Cerboni,si svolge, salvo rare eccezioni, in un territorio piuttosto ristretto, una piccola patria fatta di boschi, miniere, borghi, ma che è sentita come parte integrante del territorio nazionale. La storia del giovane “garibaldino” Elvezio Cerboni è una storia  dell’eroismo della quotidianità che diverrà, alla fine, un atto di eroismo pubblico. Elvezio era un giovane che avvertiva l’ingiustizia del fascismo anche attraverso la lettura degli avvenimenti del Risorgimento, che gli apparivano vivi: non dimentichiamo che gli anni che dividevano gli anni Trenta del Novecento dagli ultimi eventi del Risorgimento erano più o meno quelli che ci dividono oggi dalla Resistenza. Senza voler fare collegamenti deterministici, non si può fare a meno di notare come la scelta di personaggi come Elvezio di impegnarsi nella lotta di liberazione contro i tedeschi e i fascisti sia stata strettamente legata, con gli opportuni aggiornamenti, alla dimensione risorgimentale, in una sorta di collegamento ideale che voleva creare un’Italia più libera e più giusta, come quella che sognava l’ala democratica, mazziniana o garibaldina che fosse, del “primo Risorgimento”.

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