Questo libro ricostruisce le grandi correnti del pensiero politico italiano nell’età giolittiana (i socialisti riformisti e i socialisti rivoluzionari; il meridionalismo di Salvemini; i nazionalisti) e alla vigilia della Prima guerra mondiale (Croce, Gentile, Salvemini). Dedica poi ampio spazio alle concezioni di Gramsci, di Giovanni Amendola, di Sturzo, e discute le analisi del fascismo formulate da Gobetti e da Salvatorelli. In un ultimo capitolo vengono prese in esame le principali espressioni dell’ideologia fascista (Gentile, Rocco, Spirito), e dell’antifascismo (Croce, Gramsci, Rosselli). Ne esce un quadro che si differenzia profondamente da quello tracciato tradizionalmente su questi temi (viene messo in rilievo, per esempio, il forte influsso esercitato da Giovanni Gentile su Gramsci; così come viene documentata l’ispirazione antiliberale dell’opera di Gobetti).