Casa Editrice: Edizioni Effigi
Anno: 2010
N. Pagine: 206
Formato: 16x24
Nel 1937, pubblicata dalla Casa Editrice ABC di Torino, usciva la prima edizione della raccolta di racconti dal titolo “Malavalle”, racconti che il loro stesso autore, Idilio Dell'Era, definiva già in quegli anni testimonianze di una “Maremma scomparsa”. Perle non solo letterarie, dunque, ma anche documentali, che rivivono oggi grazie all'iniziativa dell'Associazione Idilio Dell'Era, che ne ha promosso la ripubblicazione.
storie avvincenti che si leggono tutte d'un fiato...”. Don Martino Ceccuzzi, in arte Idilio Dell'Era, la Maremma la conosceva a fondo: aveva trascorso l'infanzia nelle campagne di Montepescali ed era stato poi parroco a Buriano a Ravi a Istia d'Ombrone e infine a Casal di Pari, dove in un assolato pomeriggio del 1944, messo al muro dai fascisti per la sua nota avversione alla dittatura, fu salvato dalla generosità dei parrocchiani che lo riscattarono con una colletta. Aveva stabilito una sintonia profonda con quella terra, che riesce a dipingere nella sua autenticità e che mirabilmente sintetizza nel toponimo che dà il titolo all'opera: Malavalle. Perchè la Maremma è sì una “mala valle”, il luogo amaro e malarico che fa da sfondo al racconto “Fiamme in padule”, nel quale talora è tanta la povertà che perfino le bestie, "tutte zoppite, speluncano qualche filo d'erba da far compassione ai sassi", ma è anche uno scenario di redenzione: proprio nella località di Malavalle, presso Castiglion della Pescaia, il Duca di Aquitania – Guglielmo IX – si ritirò in eremitaggio e penitenza, nell'ora della sua conversione. E allora la Maremma sa essere anche la terra gioiosa di una fede semplice e vera, che prorompe di giubilo in occasione delle Feste, come nel caso della Sagra della Pieve piccola in onore di San Guglielmo a Vetulonia descritta dal Dell'Era con straordinaria finezza. Ma questa regione dell'anima, prima ancora che fisica, rivive nell'opera delleriana, anche nel lessico, nella vivace coloritura dei termini del parlare contadino, avidamente ricercati dallo scrittore come uno scrigno di saggezza e di efficacia espressiva dei quali ha compilato un utile glossario il professor Francesco Rossi per rendere più fluida la lettura. Questa pubblicazione, quanto mai opportuna, rende un buon servizio ad una prosa ricercata e accattivante, sicuramente degna di essere annoverata fra le più alte espressioni letterarie del novecento italiano.
Scrivi le tue impressioni e i commenti,
verranno pubblicati il prima possibile!
Casa Editrice | Edizioni Effigi |
---|---|
Codice | 978-88-6433-043-3 |
C&P Adver Effigi è una società che si occupa di comunicazione da oltre vent’anni. Il lavoro editoriale di Effigi muove dal territorio, in particolare dalla Maremma e dall’Amiata. Proprio dalla valorizzazione del patrimonio territoriale nasce, infatti, l'ispirazione per la maggior parte dei libri prodotti. Tra le prime collane realizzate si ricordano “Genius loci”... Vai alla scheda editore >
Dell’Era ha tenuto in alto il modello più vivo e autentico della narrativa toscana dando continuità alla tradizione precedente e mantenendo la fedeltà a certi temi legati alla vita delle campagne e dei piccoli centri, ai quali, prima di lui, Federigo Tozzi aveva amato richiamarsi. A cavallo degli anni Trenta, Dell’Era prestò la sua opera alla storica e prestigiosa... Vai alla scheda autore >
Il 24 gennaio alle 21 il Circolo Arci di Quarrata (Pistoia) ospita l’incontro con Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli, a partire dal suo libro “Sul Colle più...
Quarrata il 21/01/2025 - Redazione
Un libro che, partendo dal caso GKN, racconta la lotta di classe del nostro secolo e mette a nudo le contraddizioni del capitalismo. Si tratta di “Questo lavoro non è vita”...
Firenze il 21/01/2025 - Redazione
Si intitola “La sentenza della Corte Costituzionale” il secondo appuntamento de I colloqui della Fondazione Circolo Rosselli, in programma il 22 gennaio alle 17.30 allo Spazio Rosselli,...
Firenze il 20/01/2025 - Redazione
l 27 per cento dei cittadini della provincia di Grosseto è iscritto alla Rete Grobac, delle biblioteche e degli archivi della Maremma e dell’Amiata. Un numero, negli ultimi anni,...
Grosseto il 20/01/2025 - Redazione