Casa Editrice: Primamedia editore
Anno: 2020
N. Pagine: 232
Formato: 12x16.5
Storie di ordinarie esistenze che chiedono ascolto proprio in ragione della loro pochezza. Perché ogni vita – pur minima – racchiude sentimenti universali. Ecco, allora, Manrico, ragazzo di borgata emigrato al Nord a fare fortuna. Lo zio Eugenio, che regala libri per regalare mondi interi. Un nonno che per non morire preferisce sparire (sottigliezza non da poco). Giulia, che scopre come siano i libri a leggere noi e non viceversa. Maso, vecchio fool, tormentato dal fischio del treno che da bambino lo aveva condotto in manicomio. Don Liborio, prete alcolista e taumaturgo. C’è la vita di provincia: quella industriosa degli arricchiti; quella che sembra fuori dal tempo per quanto sia arroccata in sé; quella sonnacchiosa ma perfida in cui qualcuno trama il delitto perfetto. Ci sono i fasti del boom economico, l’Italia cupa degli anni di piombo, dell’allegro edonismo, delle nuove sperequazioni che costringono Babbo Natale a dare le dimissioni da sé stesso. E poi l’amore o ciò che gli assomiglia. Sullo sfondo di queste storie scorre il secondo Novecento, fino al tempo incerto del nuovo millennio. Quasi un romanzo che dà conto di una generazione; come prova a fare il protagonista dell’ultimo racconto in un lungo e intenso monologo.Scrivi le tue impressioni e i commenti,
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Un bel libro sulle vite normali, sull'esistere raccontato nei dettagli, anzi ove i dettagli la fanno da grande, ove ognuno non ha bisogno di "entrare nella storia". L’autore ha dato voce al piccolo mondo e gli ha detto che si può esistere. Che capacità nel dare al dettaglio il significato di àncora dell'esistenza. Qui non c'è la classe operaia, il capitalismo, la nobiltà o che altro, ci sono gli uomini. E poi lo stile, che guarda al tutto con quell'ironia necessaria per comprendere e per porre ogni soggetto, ogni atto al posto relativo che richiede.
Gianni Manghetti
31/03/2021
Bellissimo libro. In ogni episodio nascono sogni e si trasformano in realtà, si smuove l’anima del lettore/rice facendogli/le vivere le visioni che ha in sé ma che mai aveva saputo far emergere, fa rinascere speranze, stimoli di gioia e di intrapresa che altrimenti sarebbero andate perdute. In “Le Rose di Kathryn” tutto è presentato in modo affascinante ed allo stesso tempo essenziale. Ho trovato la concretezza dello scritto scientifico messo però in bellissime pagine di narrazione e di poesia. L’Autore non si perde dietro giri di parole, va a cercare l'anima delle persone, ad inseguire i discernimenti interiori, conditi anche da una descrizione bella dei paesaggi, della natura, e di vicende farcite da una profonda umanità. Il libro ha la capacità di incuriosire il lettore, per la piacevolezza della narrazione, per il finale elogio dell’amore nel racconto “Torre Saracena” addirittura attraverso i concetti di San Paolo. Si coinvolge l’Agápe e l’amore carnale con...
Renzo Cini
16/02/2021
Mi è piaciuto molto il ritmo della scrittura attraverso un attento uso di parole semanticamente precise, nette, frutto di una lettura degli attori protagonisti dei racconti molto acuta. Le delicate incursioni di natura letteraria, filosofica, teologica, musicale, donano al testo caratura intellettuale priva di qualsiasi ostentazione, una essenza mai fuori luogo. I rimandi culturali sono naturali alla tessitura del testo, allo sviluppo del racconto e di quasi tutti i racconti.
Gianni Resti
26/01/2021
Di continuo si accendono lampi d’autentica poesia. Ma è nell’ultima pagina che troviamo, in forma propria, una poesia. Un testo di forte tensione lirica che così inizia: “Ora che il tempo scombina / le poste di bilancio, imbroglia / avere e dare, / dispera in un pareggio tardivo…”. Qui l’autore sembra abbandonare ogni schermo, non si trincera più dietro ai suoi personaggi, ma è lui a porsi dinanzi a loro, soprattutto dinanzi ai sentimenti che essi rappresentano, per compiere un rendiconto esistenziale. E confessa il perché abbia voluto raccontare queste storie che – a prescindere dalla loro veridicità – riassumono il vero della sua e altrui vita. Perciò, alla fine, dice accorato: “Che foste qui vorrei / a sfogliare insieme il quaderno / su cui, sbilenca, ho provato tante volte / a scrivere la parola compassione”.
Jacopo Malvi
13/01/2021
Dentro una struttura solida e consolidata compaiono di tanto in tanto piccole epifanie poetiche che illuminano le storie e i personaggi che ne sono – talvolta involontariamente verrebbe da dire – i protagonisti.
Roberto Nencini
07/01/2021
Ci voleva poi una lingua che restituisse con efficacia quelle storie. E Oliveto l’ha trovata intrecciando sapientemente la gugliata ordinaria dei discorsi con il pregiato filo della poesia.
Gaia Scapigliati
04/01/2021
E’ nel racconto che dà il titolo al libro che è racchiusa la chiave di lettura di tutta la raccolta. Ad averne il possesso è il timido cartolaio Roberto, con la sua “laica spiritualità”, il suo “sguardo affettuoso sul prossimo”. Peccato che quando lui si innamora, lei non ne sappia niente. Robertino sbaglia persona: non di Kathryn, ma di Sonia, la fioraia della bottega accanto, avrebbe dovuto innamorarsi. Perché era con lei che tutti i giorni osservava il piccolo mondo di via Marconi come fosse il mondo intero.
Tiziana Vallardi
04/01/2021
Raymond Carver diceva: «Adoro il salto rapido che c'è in un buon racconto, l'emozione che spesso ha inizio sin dalla prima frase...». Scrivere short story è roba difficile. Le pagine de “Le rose di Kathryn” ne sono un buon esempio: per sveltezza di scrittura, per gli improvvisi scatti narrativi ed emozionali. C’è da augurarsi che l’autore continui a misurarsi con questo genere.
Marta Galbiati
29/12/2020
Ho lavorato per anni in un ospedale psichiatrico, conosco a memoria i libri di Mario Tobino che nei suoi malati vedeva la “pazzia senza peccato”, la “perenne innocenza”. Ho trovato che la toccante storia di “Maso che sentiva i treni” sia degna delle migliori pagine tobiniane.
Elvio Galan
29/12/2020
Mi ha molto colpito la scrittura narrativa: i testi sono estremamente ben congegnati, in uno stile apparentemente semplice, ma ricco di innovazioni originali. Mi riferisco a tutti i titoli, con un particolare apprezzamento per “Torre Saracena”, dove accanto ad un parlare quotidiano si alternano espressioni di sicura pregnanza.
Carlo Fini
29/12/2020
I personaggi del libro io li ho ‘conosciuti’ quasi tutti. Sono dei caratteri così universali che ciascuno di noi ne avrà incontrato almeno uno. Ho provato commozione a vederli sfilare in queste storie: ma dov’eravate finiti? mi è venuto da chiedergli.
Sandra Fumagalli
29/12/2020
E’ vero. Più che raccolta di racconti, pare romanzo generazionale. E’ indicativo il capitolo finale (“Torre Saracena”) in cui il protagonista porta a bilancio non solo la sua storia, ma un pezzo di storia comune.
Ludovico Grassi
29/12/2020
Questi racconti sono stati il mio libro di Natale, li ho letti in queste sere davanti alla stufa a legna, piacevolmente. Mi sono davvero piaciuti. Mi sono trovata immersa in un caleidoscopio di figure, uomini e donne che uscivano a tutto tondo dalla pagina e dipingevano le loro vite. L’ultima parola usata dall’autore (nell’explicit) è “compassione” e sicuramente questo è il sentimento sotteso a tutta la narrazione. Anche là dove l’ironia sembra prevalere (come nella storia dell’oboista Alessandro e della maestra Lagioia, o del sacerdote alcolista: indimenticabili le lasagne di Luana nel terzetto felice delle domeniche...) è la pìetas che prevale: lo sguardo di com-partecipazione nel dolore o nella felicità dei suoi personaggi. Sono riuscita a sorridere (grande ingrediente nella letteratura l’ironia!) anche nella storia degli anni di piombo (con il giovane Pietro che considera di aver fatto fuori in un colpo solo 3 persone in una...), eppure il racconto si conclude...
Carla Ammannati
29/12/2020
Casa Editrice | Primamedia editore |
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Codice | 978-8896905364 |
Primamedia editore è una delle attività della società primamedia di Siena, che si occupa di comunicazione pubblica, politica, aziendale, sociale e pubblicitaria. Dal 2002 ha dato alle stampe libri dedicati al territorio, alla storia e alle storie di personaggi, ma anche guide utili e di viaggi. Nel suo catalogo sono attive la collana Historica, Lisistrata, Atlantide e Le Trame. Primamedia... Vai alla scheda editore >
Giornalista, scrittore, saggista. Inizia giovanissimo l’attività pubblicistica su giornali e riviste scrivendo di letteratura, musica, tradizioni popolari. Filoni di interesse su cui, nel corso degli anni, pubblica numerosi libri tra cui: La grazia del dubbio (1990), La festa difficile (2001), Siena d’autore. Guida letteraria della città e delle sue terre (2004),... Vai alla scheda autore >
Guarda le novità su Le rose di Kathryn. Storie di varia umanità
È uscito il libro “Le rose di Kathryn” (primamedia editore), raccolta di racconti di Luigi Oliveto in cui, come suggerisce il sottotitolo, ad essere protagonista...
Siena il 12/12/2020 - Redazione
A un mese dall’uscita, la raccolta di racconti di Luigi Oliveto, “Le rose di Kathryn” (primamedia editore) è già alla prima ristampa. Molti i commenti...
Siena il 22/01/2021 - Redazione
Storie di ordinarie esistenze che chiedono ascolto proprio in ragione della loro pochezza. Sono quelle contenute nel nuovo libro di Luigi Oliveto dal titolo "Le rose di Kathryn"...
Siena il 10/02/2021 - Redazione
Leggi gli scritti dedicati a Le rose di Kathryn. Storie di varia umanità
Mancavano pochi minuti alla mezzanotte. Il sonno aveva giustiziato la frenesia dei bambini, riversi su divani e tappeti come in una strage degli innocenti allestita all’Ikea....
Questo libro di racconti di Luigi Oliveto – “Le rose di Kathryn. Storie di varia umanità” (Primamedia Editore) – mi ha destato meraviglia e assoluto consenso....
“Le rose di Kathryn” è il titolo della raccolta di racconti di Luigi Oliveto uscita l’anno appena trascorso nella collana blutascabile di primamedia editore....
Paolo Cesarini in un racconto a me particolarmente caro, La ragazza in Verde, narra con il suo bello stile che mescola ironia caustica, memoria minuziosa e tragicità una vicenda...
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Le Conversazioni sull’opera, il ciclo di appuntamenti organizzato dalla Fondazione Simonetta Puccini per approfondire i capolavori pucciniani, si concluderà domenica 22 dicembre...
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