Le Mura di Firenze da Arnolfo a Michelangelo
Prefazione di Francesco Gurrieri
Introduzione di Bernardo Maria Gianni
La costruzione dell’ultima cerchia medievale di Firenze fu iniziata nel 1284. Il volume ne riepiloga le fasi costruttive sulla base dei documenti e delle cronache, descrivendo quale fosse la tipologia delle mura e delle porte. Fu di Arnolfo il progetto, come afferma Vasari? Il libro tenta di dare una risposta.
In occasione dell’assedio del 1529, Michelangelo fu chiamato a dirigere la fortificazione della città. I suoi progetti visionari di bastioni sono conservati nella Casa Buonarroti. Ma quali furono le opere effettivamente realizzate? E soprattutto quale fu la forma e l’andamento della fortificazione del colle di San Miniato? La costruzione dell’ultima cerchia medievale di Firenze fu iniziata nel 1284. Il volume ne riepiloga le fasi costruttive sulla base dei documenti e delle cronache, descrivendo quale fosse la tipologia delle mura e delle porte. Fu di Arnolfo il progetto, come afferma Vasari? Il libro tenta di dare una risposta. Chiunque ne sia l’autore, il maestoso circuito difensivo intese configurare simbolicamente Firenze come nuova Gerusalemme: la forma urbis che ne scaturiva era infatti conforme al Cielo. La sua icona fu raffigurata in un celebre affresco nel palazzo dell’Arte dei Giudici e Notai.
In occasione dell’assedio del 1529, Michelangelo fu chiamato a dirigere la fortificazione della città. I suoi progetti visionari di bastioni sono conservati nella Casa Buonarroti. Ma quali furono le opere effettivamente realizzate? E soprattutto quale fu la forma e l’andamento della fortificazione del colle di San Miniato? Un disegno di Antonio da Sangallo il Giovane può dircelo. Dopo l’assedio l’eredità di Michelangelo si riconosce ancora negli interventi di trasformazione in opere permanenti dei suoi bastioni e nel nuovo perimetro fortificato d’Oltrarno voluto dal duca Cosimo I, che concluse e consolidò la cosmica forma urbis medievale.
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