Casa Editrice: Edizioni Il Borghese
Anno: 1965
N. Pagine: 222
Formato: 11x20
Le sole rivelazioni che si conoscono sui crimini di Stalin sono tutte di fonte comunista, e risalgono in massima parte a Krusciov, ai kruscioviani e al XX Congresso del P.C. dell’Urss. Si tratta dunque di notizie per buona parte tendenziose, comunque ristrette all’azione politica e di governo del dittatore; false rivelazioni che, in realtà, costituiscono soltanto il distillato di una colossale macchina propagandistica. Questo libro, che descrive l’amoralità e gli aspetti criminali di Stalin sul piano della vita privata, colma la lacuna. È il primo libro nel quale la tesi della “destalinizzazione” non sia stata distorta secondo gli interessi della propaganda comunista mondiale. Ed è anche il libro che dimostra come Churchill e Roosevelt, quando vollero scegliere tra Stalin da una parte e Mussolini e Hitler dall’altra, dettero la preferenza al peggiore dei tre dittatori che si erano imposti nel periodo fra le due guerre mondiali.
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Codice | Pieri |
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