Casa Editrice: Edizioni Polistampa
Anno: 2010
N. Pagine: 128
Formato: 17x24
La testimonianza appassionata di una grande esperienza umana e politica
Il paese, il mio paese! Mi fermo sul ponte e guardo l’acqua che passa: quella goccia, sì, quella! Sarà l’ultima di quelle passate o la prima di quelle in arrivo?
Silvano Stagi è stato sindaco di Rufina, lambita e talvolta minacciata dalla Sieve, per quasi tre lustri, fra gli anni Cinquanta e Sessanta, in tempi di confronto politico duro ma leale. La sua narrazione non è una cronistoria delle vicende del paese e neanche un’autobiografia: piuttosto, un affresco dipinto coi colori della complicità e della nostalgia che gravita intorno alla strada dove Stagi è nato e vissuto, ufficialmente via Cesare Battisti, detta comunemente via della Nave oppure, per farla breve, il Corso o “dietrosieve”. L’affresco di una comunità dove bastava girare l’angolo per andare nella via principale di Rufina e ti pareva di essere in un altro mondo. Gente laboriosa, semplice, divisa talvolta da piccoli litigi ma profondamente unita, che ha attraversato il fascismo e la guerra, la ricostruzione e i tempi difficili delle conquiste politiche e sociali delle classi subalterne, fino a oggi. Una casa comune dove tutti si chiamavano col soprannome: Milano e la Boria, Fecce, Pille, il Ficio e poi Tredicino, Veccia, Bistino, Dreolino, Certino, le vittime designate degli scherzi, Schicchero e il Corazziere, i renaioli Ghindo e Bùghere. La banda, la Pippolese, la festa dell’uva col Nannoni che faceva Bacco, le serenate e qualche incontro ravvicinato col babbo della bella. Cortei politici e processioni religiose col tamburino Lilli che scandiva il passo a ritmo sincopato. Notti passate a “far tardi”, scherzi tremendi, ma senza ferocia, tipi inimitabili e la “Ribollita” dove si ballava… tingendosi di rosso.
Talvolta, specie nelle vicende del sindaco col preposto, pare di leggere le imprese di Peppone e don Camillo, come quando Stagi narra di aver nominato una suora, lui comunista, preside delle scuole medie per aggirare ottusi divieti, perseguendo la solidarietà e il bene comune, senza fanatismo ideologico. Ma qui c’è molto di più di un teatrino di macchiette paesane: tra i tanti episodi esilaranti e qualche lacrima, emerge la testimonianza appassionata di una grande esperienza umana oltre che politica.
Scrivi le tue impressioni e i commenti,
verranno pubblicati il prima possibile!
Casa Editrice | Edizioni Polistampa |
---|---|
Codice | 978-88-596-0785-4 |
La storia delle edizioni Polistampa comincia nel 1966, quando il fondatore Mauro Pagliai, all’età di 22 anni, apre una piccola tipografia nel centro storico di Firenze. Nonostante le poche risorse economiche a disposizione, già all’inizio le stampe e le edizioni si contraddistinguono per la qualità delle loro esecuzioni e ogni volume viene particolarmente curato in... Vai alla scheda editore >
Dalla letteratura alla musica, dalla storia al cinema, dall’attualità alla comunicazione, dallo sport alla grande cucina con uno sguardo attento alla realtà locale e a quella...
Siena il 13/01/2025 - Redazione
Disponibile l’elenco dei comuni che hanno ottenuto la qualifica di Città che Legge per gli anni 2025-2026 dimostrando di avere i requisiti richiesti dall’Avviso Pubblico reso...
Firenze il 07/01/2025 - Redazione
Chianciano Terme riconosciuta Città che legge fino al 2026, il riconoscimento nazionale del Centro per il libro e la lettura d’intesa con l’Anci. “Siamo molto soddisfatti...
Chianciano Terme il 07/01/2025 - Redazione
Pontedera si conferma 'Città che legge', rientrando a pieno titolo nei requisiti richiesti dal bando, uscito a novembre scorso e fino al 2026 avrà questa attribuzione....
Pontedera il 07/01/2025 - Redazione