Casa Editrice: Editoriale Logos

Anno: 2011

N. Pagine: 100

Formato: 15x21

Uno dei padri spirituali dello “spirito del capitalismo” moderno fu – secondo Max Weber che dell’argomento rappresentò il massimo esperto – Benjamin Franklin. Trattando la figura intellettuale del celebre americano l’elemento spirituale emerge in tutta la sua prorompenza, tracciando la linea di cesura fra la concezione tradizionale della vita e quella nuova sul filo di un’etica anch’essa rinnovata, per non dire stravolta. La vita privata dello studioso s’intravede dietro ai suoi scritti, che assumono i contorni di utili paraventi per le sue inclinazioni culturali. Sullo sfondo, si staglia con nitidezza di contorni il conflitto fra cristianesimo e secolarismo, fra Chiesa cattolica e Massoneria moderna. Osservando con attenzione il dettaglio, tuttavia, spunta qualcosa di ancor più profondo e complesso, che lacerava la stessa fratellanza massonica al suo interno. Un mutamento epocale in cui l’età contemporanea affonda, suo malgrado, le proprie radici.

«La vita di Benjamin Franklin coincide con un’epoca di profondi cambiamenti nel mondo occidentale, in particolare in Europa e in Nord America. Ecco perché il contesto in cui si sviluppa questo nuovo libro di Paolo Zanotto costituisce una sfida per i ricercatori e una grande notizia per tutti coloro che sono interessati alla cosiddetta “Età delle rivoluzioni” e il ruolo che giocarono in essa i massoni […] un’indagine acuta, ampiamente documentata, che riesce a riunire tutti gli assi portanti del conflitto umano dal momento in cui entrarono in collisione due visioni del mondo e in cui si sarebbero trasformati per sempre i concetti di religione, filosofia, morale ed economia» (dalla Prefazione di Eduardo R. Callaey).