E dunque ci siete riusciti: avete pubblicato il vostro primo romanzo. Congratulazioni!!! Evviva! Sì, siete fantastici! Sì, davvero incredibile… Sì, un sogno che si realizza… Ma non ti dico l'emozione! Uuuuh!  E basta! E non se ne può più! Mica siete John Grisham! È oro che cola se riuscirete a vendere venti copie comprese quelle alle zie! E dai! Un po' meno ego, su! Lo so: alla presentazione era pieno di zie e zii entusiasti con striscioni e mazzi di fiori… sì, va benissimo, ma è solo grazie al fatto che i nonni non avevano la televisione e per impegnare le lunghe sere invernali hanno trovato tanti passatempi, mettendo al mondo fratellini e sorelline che poi a loro volta hanno messo su famiglia… e adesso gioiscono tutti per il vostro successo incredibile! Quante copie vendute in totale? Dieci! Su trenta presenti? Wow! Un successone, bravissimi? Come? C'erano anche gli amici d'infanzia che hanno fatto le foto? Meraviglioso! Toccherà regalare loro una copia di un libro ciascuno perché sono ancora disoccupati o precari e 15 € valgono una cena. E quindi ecco altre dieci copie vendute… ah no! Già! Quelle le avete comprate voi… ehm, ok, direi che è meglio cominciare a lavorare al prossimo bestsell… al prossimo… al prossimo, sì.