Un diario è come una tavola da surf. Cavalca l’onda del tempo per un po’. Poi si stanca e la lascia, forse pronta per la prossima, forse chissà. Un diario è come una farfalla. Si posa sul tempo per un tempo brevissimo, ma quell’atto è insieme meraviglioso e necessario. Fang Fang, scrittrice e intellettuale cinese, ha iniziato il suo diario poco dopo il lockdown di Wuhan. Era il 23 gennaio. Ha scritto una pagina al giorno e, nonostante le censure governative, ha raggiunto nel tempo più di 100 milioni di lettori. La sue descrizioni dell’atmosfera di Wuhan lasciano senza fiato. Scrive a gennaio: i cittadini pensano solo a reperire le mascherine. Le ho cercate anche io oggi, ma ho trovato solo farmacie chiuse.

Ma poi il tono cambia, le parole escono dalla sola attualità per assumere un carattere sociale ed universale. È il 24 febbraio: Whether a certain nation is civilized is not determined based on the skyscraper and automobile numbers; strong weaponry and military; advanced technology and prestigious artworks; grand-scale meetings and gorgeous fireworks; or hordes of extravagant travelers going through the world. The only criterion is how it treats people in vulnerable positions. E le persone iniziano ogni notte ad aspettare le sue parole. Come le razioni di cibo e acqua. Come le mascherine.  Potenza della parola, che tante volte noi sottovalutiamo.

Poi lo scorso 24 marzo, il diario è finito, con questo post. On March 24, the 62nd day of the lockdown of Wuhan, my record reached the 60th one, and this is the final one. It should be commemorated that the final post coincided with the timing of the announcement of lifting of the lockdown of Wuhan. The diary will become the final one today. But that does not mean that I will not write anything from now on,” Fang Fang continued. “As a duty of a person who actually experienced the miserable days of Wuhan, I will continue to pursue the responsibilities of the authorities…I want to express my gratitude to the fact that many readers supported my diary and encouraged me. Whenever I read opinions sent to the diary, I was able to think that so many people have the same ideas as mine. Because of that, I did not feel loneliness even on the days of the lockdown.

Ma Fang Fang non cesserà di scrivere. Avremo sempre bisogno di altri diari. E di altre parole. A questo proposito, e nella prospettiva storica tipicamente umana in cui ci sarà di certo un tempo dove anche questa tremenda esperienza sarà dimenticata, metabolizzata e perfino sottovalutata nella sua portata dalle future generazioni, troviamo molto giusto che le sue memorie, come quelle di molti altri concittadini siano già conservate nel nCoVMemory Github,  una repository pubblica e nazionale delle narrazioni personali dei tanti testimoni di questa pandemia. Tutti gli Stati dovrebbero costruire questa banca della memoria.