Il Palio è il Palio, non c’è bisogno di aggiungere altro

Marco Catocci

08/07/2011

È difficile parlare di Siena e soprattutto di Palio quando non si è senesi. I nativi di Siena nascono già in balia di un incantesimo: figli di contradaioli, appartenenti alla propria contrada per tutta la vita.
Pur non essendo senese, io ho avuto modo di amare e apprezzare questa città e il suo Palio. Fin da piccolo ho seguito le vicende legate alla storia di Siena e più volte sono stato coinvolto nell'atmosfera che si lega al Palio. Ma a chi mi chiede cosa sia il Palio io non so rispondere, principalmente perché non sono senese, ma forse proprio perché il Palio è tutto: è colore, è corsa, è lacrime, è urla, è felicità, è famiglia, è gioco, è battaglia, è la Madonna, è fede, è promessa, è amore per i cavalli, è fortuna, è speranza, è silenzio, è fatica, è terra e polvere, è destino, è meraviglia. Per cui credo che ci sia un'unica risposta: “Il Palio è il Palio e basta!”.

So che moltissimi altri appellativi si potrebbero attribuire al Palio e credo che una pagina intera non basterebbe. È la vita di contrada, quella vera e pura, che si tramanda di generazione in generazione, fatta di mostre, di tornei, di tombole, di feste, di nascite, di battesimi, di matrimoni e purtroppo anche di funerali, che ha fatto sì che volessi raccontare attraverso un romanzo giallo l'incontro tra un non senese e il mondo del Palio. Un incontro che significa che si può amare e condividere le passioni, le gioie e le tensioni anche di qualcosa che non ci appartiene.

Per questo, nel mio romanzo, ho cercato di far rivivere la settimana precedente al Palio del 2 luglio 2009, inserendo le curiosità e i passaggi tradizionali che legano l'evento alla vita di contrada miscelati con un'intrigante trama gialla di pura fantasia. Mi scuso vivamente se nell'arco del racconto ho tralasciato punti di vitale importanza per il Palio, o se ho inserito particolari che non corrispondono a realtà. Il tutto è stato fatto in buona fede e con la volontà di far conoscere le meraviglie di Siena e del suo Palio.

tratto da: Sguardi bruciati di Siena (Mauro Pagliai Editore)

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Marco Catocci

Marco Catocci nasce a Firenze il 22 febbraio del 1962. Vive a Sesto Fiorentino, svolge la sua attività presso un’importante azienda fiorentina di profumeria. Ex calciatore, è rimasto legato al pallone esercitando il ruolo di preparatore di portieri. Ama molto viaggiare e la passione per tutto quello che riguarda la filmografia e la narrativa gialla lo porta nel 2009 a scrivere il suo primo romanzo, Il sogno muore sulle sponde dell’Arno, un intrigante ed apprezzato giallo ambientato nella Firenze della fine del Novecento, che riceve il terzo premio al concorso internazionale «Un tessuto di cultura di Prato 2010». Nel 2011 l’editore Mauro Pagliai pubblica il suo secondo giallo, Sguardi bruciati di Siena.

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