Fabio Genovesi e le onde del mare della vita

Luigi Oliveto

24/06/2016

Le onde dell’ultimo romanzo di Fabio Genovesi hanno a che fare col mare della vita, la cui irruenza può travolgere, disperdere, far naufragare. E quando le onde si ritirano (ma chi manda le onde?) restano sulla battigia cose sparse, relitti di storie diverse. Così accade anche per certe vite naufraghe, che, sperse, talvolta si ritrovano insieme per rifondare a loro modo un’esistenza, un desiderio di vita, persino una felicità. Luna, la bimba albina che non vede ma immagina, proviene da uno di questi piccoli universi. E cerca le straordinarie cose che porta il mare.
 
«C’è un contadino etrusco che scava dei buchi in un campo, e siccome appunto è etrusco questa cosa la sta facendo tremila anni fa, senza macchine e senza nulla, e poverino fatica tantissimo. Poi per sbaglio fa un buco più profondo degli altri e la terra laggiù comincia a muoversi. Spunta una mano, spunta un braccio, alla fine viene fuori un bambino tutto intero, un bimbo coi capelli bianchi che salta su, si mette davanti al contadino e dice: “Ciao, io sono Tages, e te?”. Lui non risponde, non respira, trema così tanto che non si capisce se trema o se balla. Apre la bocca, ma l’unica cosa che esce è un urlo di paura, così forte che tutto il popolo etrusco lo sente e corre a vedere cosa succede. E succede appunto questa cosa pazzesca che gli etruschi l’hanno vista davvero e a me invece l’ha raccontata mio fratello Luca, e lo so che è assurda e incredibile, eppure io ci credo un sacco. Solo che io credo a tutto. Mi chiamo Luna e ho tredici anni, e fino all’anno scorso credevo ancora a Babbo Natale. […] Ma Tages è un altro discorso, Tages non c’entra nulla con Babbo Natale, lui è esistito veramente. E certo, magari sembra strana la storia di un bimbo coi capelli bianchi che nasce da sottoterra, ma che vuol dire, tutto è strano nel mondo. […] Insomma, tutto questo discorso per dire che nella storia di Tages non c’è niente di strano, Tages era solo un ragazzo albino che un giorno è arrivato e ha cominciato a parlare con gli etruschi».
 
[da Chi manda le onde di Fabio Genovesi]
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Luigi Oliveto

Luigi Oliveto

Giornalista, scrittore, saggista. Inizia giovanissimo l’attività pubblicistica su giornali e riviste scrivendo di letteratura, musica, tradizioni popolari. Filoni di interesse su cui, nel corso degli anni, pubblica numerosi libri tra cui: La grazia del dubbio (1990), La festa difficile (2001), Siena d’autore. Guida letteraria della città e delle sue terre (2004), Giosuè Carducci. Una vita da poeta (2011), Giovanni Pascoli. Il poeta delle cose (2012), Il giornale della domenica. Scritti brevi su libri, vita, passioni e altre inezie (2013), Il racconto del vivere. Luoghi, cose e persone nella Toscana di Carlo Cassola (2017). Cura la ristampa del libro di Luigi Sbaragli Claudio Tolomei. Umanista senese del Cinquecento (2016) ed è co-curatore dei volumi dedicati a Mario Luzi: Mi guarda Siena (2002) Toscana Mater (2004),...

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