"Wishes on a falling star" in prima visione a Firenze il 3 febbraio

il 03/02/2011 - Redazione

Giovedì 3 febbraio alle ore 21 al cinema-auditorium Stensen in via Don Minzoni 25 a Firenze, serata dedicata a Cuba con la prima visione del docu-film "Wishes on a falling star" girato clandestinamente da tre giovani film-maker fiorentini. Il lungometraggio, di 55 minuti, esplora i bassifondi della Cuba di fine regime castrista, fra sesso facile, droga, politica e il sogno morente del socialismo. A fare da filo conduttore, un’intervista alla famosa blogger e scrittrice Yoani Sanchez, la più autorevole e famosa dissidente, autrice del best-seller "Generacion Y". La stessa Yoani Sanchez saluterà la sala in collegamento telefonico.

Le firme - Gli autori sono Jacopo Cecconi e Giammarco Sicuro, giornalisti Rai della sede della Toscana, e Paolo Cellammare, fotografo e film maker, attualmente al centro di produzione Rai di Milano. Oltre a loro, alla serata parteciperanno Gordiano Lupi, scrittore esperto di affari cubani e traduttore in Italiano di Yoani Sanchez e Mercedes Frias, ex parlamentare del Prc di origini caraibiche.

Il documentario - Il docu-film, che ha vinto il premio giuria giovane al festival Fedic del Valdarno, viene proiettato per la prima volta al cinema per il pubblico. Alcune sue parti sono state trasmesse da "Agenda del Mondo", su Rai Tre, con un'audience del 12%, oltre il triplo della media del programma, e con un picco in cui è stato il programma più visto d'Italia. La produzione del docu-film è indipendente. I tre autori hanno girato Cuba, nell'estate 2009, usando una piccola videocamera nascosta, in modo da eludere l'obbligatoria sorveglianza governativa. Ciò ha permesso anche di cogliere la spontaneità della gente e creare un affresco crudo e allo stesso tempo ironico e divertente, montato con ritmo incalzante. Solo con Yoani Sanchez è stata organizzata una vera e propria intervista, ma il colloquio è avvenuto in un luogo segreto fra cautele ed espedienti per evitare i controlli delle autorità.

Curiosità - Durante le riprese del film, Paolo Cellammare è stato fermato per alcune ore dalla polizia perché sorpreso a fotografare un arresto sommario in una piazza di Santa Clara e se l'è cavata spacciandosi per un semplice turista. Gli altri sono riusciti a scappare con la videocamera. Dopo la trasmissione sulla Rai di alcuni spezzoni, l'ambasciata cubana di Roma ha protestato ufficialmente con il Tg3.

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