Weekend tra musica d’autore e opera lirica a Bientina con “Teatro Liquido” il 14 e 15 febbraio

il 13/02/2015 - Redazione

Musica d’autore e opera lirica al Teatro delle Sfide di Bientina (Pisa) per il weekend del “Teatro Liquido” di Guascone Teatro. Sabato 14 febbraio Giorgio Conte con il suo quartetto presenta il nuovo concerto teatrale “Cascina Piovanotto” (ore 21,30). Domenica 15 febbraio in prima nazionale la compagnia “Orfeo in Scena” propone il “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti (ore 21,30).

Giorgio Conte -
Quale modo più bello di festeggiare l’Amour. Dopo essere stato da Guascone Teatro due anni fa a presentare il suo album (CQFP-Come Quando Fuori Piove), torna Giorgio Conte. Un mito della musica Italiana, autore di canzoni da brivido che portano dentro di se tutta quella leggerezza e quella forza che nella sua generazione era un po' più normale. Un cantore raffinato e popolare, un raccontatore di storie ed affrescatore di umanità improbabili quanto necessarie. Questa volta oltre a proporre le più ironiche ed amorose canzoni del suo repertorio, presenta il suo nuovo album “Cascina Piovanotto” dicendo: «Affondato nella mia pigrizia come una ciliegia sotto spirito, circondato dalle mie canzoni, assediato dai tigli, dalle querce, dai prati e dallo stormir di fronde, nella mia cascina, lontano dalla pazza folla, tra le zolle di una terra amica, in compagnia di una bottiglia di Barbera avvolta in un lino bagnato, con pane e salame in agguato (lo divido salomonicamente coi miei cani), mentre la mia fedele squaw rassetta in cucina, sotto un cielo fresco o assolato dondolo con la mia beata solitudine».

Gaetano Donizetti -
Ormai giunto al culmine della celebrità (aveva già composto le sue opere più famose, tra cui "Anna Bolena", "L’elisir d’amore", "Lucia diLammermoor", "La Favorite" e "La fille du régiment". Decise di comporre il "Don Pasquale" dopo la lettura casuale del vecchio libretto di Angelo Anelli. La storia vuole che l’opera sia stata composta in soli undici giorni. Don Pasquale è un anziano e ricco settantenne che è adirato col nipote Ernesto, futuro erede delle sue fortune, perché questi, invece di sposare una ricca e nobile zitella, è innamorato di Norina, una vedova giovane e carina ma di modeste condizioni. Lo zio decide allora di diseredarlo. Il dottor Malatesta però, amico di Enrico, ordisce un piano per aiutare i due giovani. Alla fine di avventurose vicende, viene rivelato a Don Pasquale l’intrigo ordito ai suoi danni. Quest’ultimo perdona tutti e benedice le nozze fra Ernesto e Norina. Equivoci amorosi e ariette brillanti per una morale spietata: "bene è scemo di cervello chi si ammoglia in vecchia età! Va a cercar col campanello noie e doglie in quantità!"

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