Vite sospese. Memorie e storie della Shoah nel pistoiese

Pistoia il 19/02/2021 - Redazione
Centoquindici ebrei arrestati, novantacinque deportati e solo cinque superstiti. Sono i numeri della tragica contabilità delle deportazioni anti-ebraiche in provincia di Pistoia avvenute nell'inverno 1943-44, storie che fanno da filo conduttore per "Vite sospese. Memorie e storie della Shoah nel Pistoiese" (edizione Settegiorni). L’autore Andrea Lottini, a partire dai diari, dalle testimonianze e dalle denunce delle vittime e dei loro parenti, ricostruisce le vicissitudini di queste persone. Le storie sono suddivise in aree geografica: la città, la piana pistoiese, la montagna e la Valdinievole. Si ricompongono così, l'uno dopo l'altro, tutti i passaggi della persecuzione: l'espulsione dalle scuole per i più giovani, la necessità di nascondersi, la fuga, gli arresti, le privazioni nel campo di Fossoli e, infine, la sottrazione della dignità al momento dell'ingresso nei lager. Nè l'inserimento degli ebrei nei contesti cittadini di provenienza, nè il loro rispetto del dovere e della patria, nemmeno la loro adesione al fascismo valsero a proteggerli. Le storie contenute nel libro, riemerse da un lontano passato e affiancate l'una all'altra, perdono la loro caratteristica di fatto personale e si trasformano in Storia, mettendo in evidenza il ruolo svolto dalla popolazione locale, fra vigliaccheria e coraggio, e diventando un'occasione per riflettere, soprattutto oggi, sull'assunzione di responsabilità.
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