Un viaggio dal monte Falterona fino al mare per scoprire e raccontare i luoghi della Toscana dantesca: il nuovo libro di Mario Lancisi in uscita per Sarnus, intitolato La Divina Toscana, nella sua brevità e leggerezza giornalistica, è un vero e proprio ponte tra passato e futuro, alla ricerca di strade, borghi e città dove ancora echeggiano le cantiche della Commedia. Lancisi, giornalista fiorentino, prende spunto da un suo vecchio reportage uscito sulle colonne del «Tirreno», su proposta dell’allora direttrice Sandra Bonsanti, per mostrarci scorci inaspettati di una regione che ha innegabili trascorsi danteschi.

Ci porta così a Pisa, dove la torre della Muda, in cui fu tenuto prigioniero il conte Ugolino, è diventata oggi una biblioteca. Oppure a Gavorrano, in Maremma, dove il castello “maledetto” che fu di Pia de’ Tolomei è teatro di un giallo ancora irrisolto: sull’identità storica di Pia e sul suo assassinio, cui si fa cenno nel V canto del Purgatorio, sono state date numerose interpretazioni. E ancora Pistoia, Lucca, Gargonza, sul Falterona dove nasce l'Arno e così via. Ci spostiamo poi nel Chianti, più precisamente a Strada, dove incontriamo un ristorante famoso per le bistecche e per il “peposo alla fornacina”. Qui si offre uno spettacolo d’eccezione: il proprietario, vero appassionato del Divin Poeta, recita spesso agli avventori le terzine più celebri. “L’idea”, spiega l’autore, “è quella di rinvenire nei luoghi danteschi non la polvere dei cimeli, ma il palpito di vita di chi ancora oggi prova emozione e si commuove a leggere, assaporare, declamare e meditare i versi della Commedia”. Così, in ogni tappa del viaggio troviamo le storie e i personaggi di secoli fa ma anche quelli di oggi, per scoprire che il più delle volte i valori, i vizi e le virtù degli uomini del tempo di Dante sono gli stessi della nostra modernità.