Il 6 febbraio esce in libreria il nuovo volume della serie dei libri Dialoghi di Pistoia, edita da UTET, diretta
Giulia Cogoli e promossa dalla Fondazione Caript, dal titolo
Umani e non umani. Noi siamo natura, una raccolta di saggi di
Marco Aime e
Marco Paolini,
Guido Barbujani,
Irene Borgna,
Emanuela Borgnino,
Federico Faloppa e
Adriano Favole, e
Ugo Morelli. Otto pensatori riflettono su qual è la nostra responsabilità verso gli altri abitanti del pianeta, cosa ci distingue dagli altri esseri viventi, e come altre società pensano l’ambiente e la relazione con i non umani. Non si tratta di rinnegare le prerogative dell’essere umano, ma di riconoscere la sua interdipendenza con gli altri esseri (viventi o inorganici) che abitano la Terra.
Per anni l’essere umano si è illuso di essere “altro” rispetto al mondo naturale e credendosi padrone dell’ambiente si è assegnato la licenza di sfruttarne ogni risorsa a proprio esclusivo vantaggio. La crisi climatica che stiamo vivendo, però, manifesta la nostra vulnerabilità e la nostra dipendenza dalle altre forme di vita, imponendoci di ripensare il rapporto con ciò che definiamo natura. Questo termine, di solito impropriamente contrapposto all’idea di umano, nella sua origine etimologica rivela in realtà la nostra posizione di appartenenza: dal participio futuro di
nascor, natura è “ciò che sta per nascere”, è la forza vitale che anima tutto e tutti.
Tra antropologia, linguistica, genetica e scienze cognitive, i sei interventi di questa antologia analizzano il nostro rapporto con ciò che non è umano. In
La manutenzione del mondo l’antropologo culturale
Marco Aime e l’attore e regista teatrale
Marco Paolini riflettono sul concetto di sviluppo e sull’urgenza di regolare l’uso dei beni comuni.
Umani da quando? è l’interrogativo da cui muove il genetista e biologo evoluzionista
Guido Barbujani per tornare al momento in cui, nella storia, si può iniziare a parlare di umano. L’antropologa e scrittrice
Irene Borgna, in
Indovina chi viene a cena? Il selvatico dietro e dentro casa, descrive il fenomeno del ritorno dei grandi carnivori, che incrina la nostra onnipotenza e ci ricorda che non siamo padroni dappertutto. L’antropologa ambientale
Emanuela Borgnino racconta
La vita sociale delle pietre, che lungi dall’essere inerti, in molte culture sono considerate animate e mobili.
Le parole sono germogli. Per un nuovo lessico dell’ambiente affronta il tema dell’interdipendenza tra l’essere umano e l’ambiente in un dialogo che vede a confronto il linguista
Federico Faloppa e l’antropologo culturale
Adriano Favole. Perché per gli esseri umani è così difficile ambiare idea e comportamento? Partendo da questa domanda, in
Pensare l’ambiente, vivere il paesaggio lo psicologo
Ugo Morelli analizza i codici che regolano il nostro rapporto con il mondo in un tempo di crisi ambientale.
Con questo volume sale a 23 il numero di titoli pubblicati nella serie, che ha una tiratura complessiva di oltre 110.000 copie e costituisce uno degli strumenti con i quali i Dialoghi di Pistoia forniscono sempre nuovi strumenti di riflessione, che ricalcano e ampliano il percorso di approfondimento culturale intrapreso dalla manifestazione, giunta quest’anno alla sua XV edizione e seguita nel tempo da un pubblico via via sempre più vasto.
https://www.dialoghidipistoia.it/it/i-libri-dei-dialoghi
https://www.utetlibri.it/libri/umani-e-non-umani-noi-siamo-natura/