Un telo come pellicola dietro cui lasciarsi trasparire, per ascoltare e percepire la porzione di noi che chiede di riemergere. Si intitola “Trasparire per riaffiorare” il workshop gratuito e aperto a tutti che si terrà dal 6 all’8 febbraio al Castello Pasquini di Castiglioncello (piazza della Vittoria 1) nell’ambito del cartellone dei laboratori G.I.O.I.A. – acronimo di Gruppo d’Interesse Operatori Insegnanti e Appassionati – di Fondazione Armunia: percorso di formazione per chi desidera avvicinarsi alle arti della scena senza avere necessariamente una formazione pregressa insieme a compagnie e interpreti di primo piano. A condurre l’iniziativa, che prevede una restituzione pubblica sempre al Castello Pasquini venerdì 9 febbraio alle 20.00, sarà l’attrice e performer
Anita Brandolini. L’obiettivo: creare una cosciente riappropriazione del concetto di svelamento di sé senza lasciare che siano l’abitudine, la convenzione e le paure a definire la nostra capacità di sentirci a nostro agio nel corpo; recuperare la meraviglia nell’osservarsi e la gioia nel condividere questo processo. Fondazione Armunia è diretta da Angela Fumarola e sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo (partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria, info su
www.armunia.eu).
La proposta si articolerà in una serie di esplorazioni corporee da cui ogni partecipante sarà stimolato a domandarsi cosa di sé non trova, nella vita di ogni giorno, spazio e tempo di ascolto, e come lasciare che tutto questo riaffiori nel corpo e dal corpo nello spazio. Il processo si avvarrà del telo come strumento scenico e espressivo: una membrana protettiva intorno ai gesti per lasciare che l’intimità col corpo torni ad essere condivisa senza che le inibizioni indotte da condizionamenti esterni interferiscano bloccando l’emergere spontaneo del movimento. “Osservo come la tendenza di una società pervasa dalla frenetica pulsione al mostrarsi e mostrare senza più filtro alcuno – spiega
Anita Brandolini – se non quello offerto nelle svariate applicazioni online, non faccia altro che asfaltare il misterioso e l’intimo che è in ognuno a favore di una trasparenza senza coerenza reale, e tutto questo muove in me il desiderio di esplorare questa soglia tra il velato e il rivelato”.
Anita Brandolini, interessata da sempre al movimento e alle sue molteplici declinazioni e manifestazioni, si dedica alla danza e alla ricerca coreografica esplorando ad ampio spettro la dimensione dello spazio. Laureata in Storia della Danza e del Mimo presso il Dipartimento di Discipline della Arti, Musica e Spettacolo della Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze, coltiva il suo slancio verso il movimento partecipando a seminari e workshop in tutta Europa con professionisti sia nell’ambito della danza sia in quello del teatro con particolare attenzione al teatro fisico (studi su Grotowsky, Barba, Mejerchold, Artaud). Inizia a studiare teatro fisico grazie all’incontro con l’attore e regista spagnolo Sergio Suarez della compagnia Efesoteatro, di cui è membro dal 2010 e con la quale collabora a seminari di Espressione Corporale e Movimento Organico, Training per l’attore/ danzatore proposti in svariate città spagnole come italiane.
Partecipazione con iscrizione obbligatoria su
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