Tra fiction e non fiction: due nuove uscite rilanciano l’editrice Noripios

Firenze il 03/07/2024 - Redazione
Un noir moderno al femminile, che è anche riflessione sull’identità e sul senso di appartenenza, e l’autobiografia immaginaria (ma non troppo) di un medico di successo, narrata dalla voce della sua badante. Due nuove uscite con cui l’editore Noripios si confronta ora con la narrativa di stampo più classico, ora coi territori sfumati della “non fiction”. Gli alberi muovono il vento, opera dell’esordiente Margot Marrone, è in libreria dal 1° luglio, mentre Diario di una badante di Guido Barbagli, già autore del fortunato Non sei nessuno (2009), è in uscita a settembre.

Noripios è una casa editrice fondata nel 2011 dal traduttore David Iori. Nel 2013 è stata assorbita dal gruppo editoriale Polistampa. Si concentra esclusivamente sulla narrativa, in due collane dedicate una agli autori italiani, l’altra a quelli stranieri. Nella prima sono stati pubblicati, a partire dal 2013, Guido Bellatti Ceccoli, Emiliano Gucci, David Leone, Laura Del Lama e Umberto Nardella. Caterina Ceccuti, giornalista scrittrice legata al quotidiano «La Nazione» e alla Fondazione Spadolini Nuova Antologia, ha assunto la direzione della collana lo scorso gennaio.

“La narrativa contemporanea italiana”, spiega, “ha bisogno di uno spazio in cui gli autori abbiano la possibilità di dare respiro alla propria capacità creativa. Liberi dalla retorica, dalle logiche di mercato e da una certa identità sociale che spesso ne condizionano le modalità di espressione, la scelta dei temi da trattare e persino del linguaggio da usare. Noripios intende essere questo spazio: una casa (editrice) in cui le catene che imbrigliano l’immaginazione dello scrittore e, di conseguenza, del lettore perdano il proprio potere costrittivo e si lasci finalmente libero spazio all’emozione forte, quella che circonda il narratore e ne alimenta l’essenza interiore. Margot Marrone e Guido Barbagli sono due autori profondamente diversi, tanto nello stile quanto nelle scelte narrative, che però ben incarnano quella capacità di raccontarsi e di raccontare il proprio tempo”.

Margot Marrone, nata in Francia nel 1970, vive in Danimarca dove si dedica a tempo pieno alla scrittura. Il suo romanzo d’esordio ruota attorno a Marguerite e Maya, vecchie amiche che s’incontrano dopo tanto tempo. I sogni di Maya, inquietanti e minacciosi, sembrano anticipare alcuni fatti di sangue che effettivamente si verificano nei dintorni. Si tratta forse di premonizioni? O esiste una spiegazione più razionale, ma non per questo meno paurosa? La scoperta della verità, come spesso accade, non sarà indolore.

Il dolore traspare anche da molte pagine del Diario di una badante: è la sofferenza del chirurgo Francesco Bartolini dovuta alle difficoltà lavorative, alla lotta contro un ambiente accademico chiuso e ostile, ai drammi familiari come la tossicodipendenza del figlio primogenito. La sua vicenda è esemplare, nei momenti di delusione e rabbia, come in quelli di felicità e speranza, e assume una valenza generazionale grazie ai numerosi contrappunti storici in cui sembra di rivivere.




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