Verrà presentato mercoledì 29 giugno a Pisa “Tirrenia 1982. Un racconto della festa”, un libro di parole e di foto che ricordano un evento straordinario avvenuto nel territorio pisano quarant’anni fa: un festival nazionale de L’Unità che fu organizzato nell’area degli stabilimenti cinematografici Cosmopolitan a Tirrenia. L’appuntamento è alle ore 18 a La Nunziatina nell’ambito di “Scrittori in Borgo”. A dialogare con gli autori, Paolo Fontanelli e Franco Marmugi, ci saranno Livia Turco (esponente nazionale della sinistra, ministra nel Governo Prodi, attuale Presidente della Fondazione Nilde Iotti) e Susanna Cressati (giornalista, autrice del libro “Berlinguer. Vita trascorsa, vita vivente”).

Il volume - Nel libro si racconta di come maturò quella scelta, inusuale perché la logica aveva sempre suggerito di puntare su grandi città, o comunque grandi aree urbane, e come il PCI pisano affrontò la sfida. Si ricorda il contesto politico e sociale in cui si svolse quella iniziativa. Il 1982 fu un anno segnato da fatti straordinari, alcuni drammatici. L’Italia, dopo gli anni dell’avanzata della sinistra, delle politiche di unità nazionale e dell’avvento del terrorismo, prima e dopo il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro, si apprestava a entrare in una fase nuova, quella della “crescita sul debito pubblico” degli anni ottanta. Nel PCI era aperta una non facile discussione sulle prospettive politiche, testimoniata anche dalla cronaca dei dibattiti e dei confronti svolti nella festa, tuttavia Enrico Berlinguer era il capo riconosciuto e amato non solo dalla stragrande maggioranza degli iscritti e dei militanti, ma godeva di un grande rispetto a livello nazionale e internazionale. Del suo ruolo se ne discute molto anche in questo periodo, in occasione del centenario della sua nascita, e in qualche modo anche questo libro contribuisce a ripensare alle idee e alle scelte che caratterizzarono gli ultimi anni della sua vita. Certamente l’attesa per la manifestazione finale di quella festa, con il discorso di Berlinguer, fu un motivo fondamentale della forte mobilitazione del partito, a Pisa e di altre zone della Toscana, e soprattutto della grande partecipazione di popolo che quell’estate si riversò su Tirrenia.