Una riflessione su un mestiere prezioso, il teatro, che ci offre l’occasione di sembrare vivi, e poi di provare a esserlo davvero. Da venerdì 11 a domenica 13 febbraio (ore 21, domenica ore 17), al Teatro Era di Pontedera, va in scena “Svegliami”, l’atto unico scritto da
Michele Santeramo e diretto da
Roberto Bacci, con protagonisti
Elisa Cuppini,
Maurizio Donadoni,
Francesco Puleo. I costumi sono di
Elena Bianchini e sono stati realizzati dal Laboratorio d’Arte del Teatro della Pergola. Gli oggetti di scena sono di
Daniela Giurlani, le musiche di
Ares Tavolazzi, le luci di
Orlando Bolognesi. Una produzione Fondazione Teatro della Toscana – CSRT.
Spiega il regista Roberto Bacci: “
Svegliami vuole essere un richiamo artistico e filosofico alla tradizione dei Maestri del ‘900, una forma di resistenza nei confronti di coloro che chiedono all’arte teatrale di uniformarsi allo spirito dei tempi.
Svegliami indaga, oltre che il confronto tra Teatro e Spettacolo, anche le scelte che lo spettatore, in quanto individuo, è chiamato a fare ogni giorno nella propria vita tra la cosiddetta realtà, così come ci appare, ed una possibile “verità” da ricercare dietro le apparenze.
Svegliami ci interroga sul “ruolo” che ognuno di noi accetta di rappresentare nella vita, il “personaggio” con cui ci si identifica e la “persona” (l’io sono) che dobbiamo conquistare per poter Essere. Nel Teatro, in cui i “ruoli”, i “personaggi” e le “persone” prendono vita professionalmente sulla scena, è possibile costruire lo specchio più adatto per osservare noi stessi, distratti nella vita quotidiana, con la necessaria crudeltà. Così in un Teatro alla ricerca di domande, l’attore e lo spettatore possono togliersi per qualche momento la maschera e rivolgersi reciprocamente la preghiera: Svegliami!”.
Sottolinea il drammaturgo
Michele Santeramo: “Questa è la storia di una famiglia. Moglie, marito, suo fratello, ciascuno nel suo ruolo da dover interpretare, difendere, recitare. Il ruolo di cui bisogna essere all’altezza. Una famiglia affogata nei rancori e nella ripetizione. I cui rapporti interni sono fatti di odio ben piantato, profondo. Di sopportazione, di violenza portata alla necessità dell’omicidio. Le presenze sono troppo ingombranti e quando diventa impossibile vivere bene, quando le persone che vedi ogni giorno sono quelle che sei costretto a vedere ogni giorno, allora le reazioni possono essere estreme. Questi tre non sono soltanto costretti a stare insieme dai legami di sangue. Lo sono anche perché con-dividono lo stesso lavoro. Si sopportano ogni giorno e ogni notte, al lavoro e nelle pause. Sono teatranti: una compagnia di giro sotto le direttive di uno di loro, convinto che il teatro sia ancora il posto nel quale, a cercar bene, si possa trovare qualcosa di vero. Finché ci sarà ruolo ci sarà ripetizione, finché ci sarà abitudine non ci sarà sorpresa, e le giornate continueranno ad apparire come nuvole di sogno, nelle quali affogare dormendo.
Svegliami è un urlo col quale si tenta di prendere vita”.
Ragiona lo scrittore
Augusto Timperanza: “Se ciascuno di noi guardasse con un minimo di obiettività lo svolgimento della propria esistenza, innanzitutto, e poi quella di tutti coloro che lo attorniano quotidianamente, dovrebbe arrivare alla penosa conclusione che, nella vita, interpretiamo un ruolo, come attori di teatro, ma, in più, senza la coscienza di recitare. Osservarsi spietatamente sarebbe svegliarsi dalla ripetizione, dalla recita, dall’inutile, ma purtroppo avremmo bisogno di una seconda forza esterna che però, anche quando interviene per farlo, non riconosciamo mai”.
Info – Biglietti intero € 13 – ridotto € 10 – under 30 € 8 | Biglietteria Parco J. Grotowski, via Indipendenza, s.n.c. Pontedera (PI) Tel. 0587.213988 Aperta dal martedì al sabato, ore 16 - 19. Acquisto biglietti online su
www.teatroera.it.