"Stradario Massonico di Siena" solidale, mille euro alla Mensa dei Poveri di Suor Ginetta

il 21/11/2009 - Redazione

È nato un nuovo modo di visitare la città di Siena, e non solo il suo celebre e celebrato centro storico, patrimonio mondiale Unesco dell’umanità: il trekking urbano per le strade intitolate ai massoni illustri. Non solo quelli risorgimentali, che hanno contribuito all’Unità d’Italia (Garibaldi, Cavour, Mazzini, Mameli, Ricasoli) ma anche i senesi del Novecento, da Artemio Franchi a Silvio Gigli, da Paolo Cesarini a Dario Neri. È stato, infatti, presentato in palazzo pubblico, nella sala-museo del Risorgimento, lo Stradario Massonico di Siena (primamedia editore, pp. 112, Euro 12) di Stefano Bisi. Di fronte ad un pubblico numeroso ed attento, il giornalista ha voluto sottolineare il valore e la presenza dell’Istituzione massonica, soprattutto nei suoi aspetti solidaristici e di fratellanza.

Serata di solidarietà - E nel corso della serata sono stati raccolti 1.060,00 Euro subito consegnati alla Mensa dei poveri di Suor Ginetta. “Un modo per dimostrare – ha detto Bisi - che si deve essere solidali nei fatti e non a parole. E mi piace pensare che a Milano vi sia l’associazione massonica “Pane Quotidiano” mentre a Siena sia attiva la Mensa dei Poveri. Strutture che non chiedono a chi bussa a quale religione appartenga, ma gli danno da mangiare senza nulla volere in cambio. Per questo io sento suor Ginetta “mia sorella” e per questo sono orgoglioso di contribuire alla sua causa”.

Il sindaco di Siena - A parlare dell’originale guida di Siena (con traduzione inglese e due o più foto di Alessandro Vagheggini per ogni strada) tre interlocutori d’eccezione, il sindaco Maurizio Cenni e gli ex primi cittadini Mauro Barni e Roberto Barzanti, moderati da Luigi Oliveto che nel volume è presente con lo scritto “Un nome, una storia”.“Questo libro può diventare una chiave importante per far conoscere ai più giovani gli uomini che hanno segnato con le loro opere la nostra vita e fornire loro uno strumento mnemonico per ricordare più facilmente – ha detto il sindaco Maurizio Cenni -. Lo Stradario di Bisi attinge la sua capacità di comunicare non solo alla forza della parola, ma anche a semplici tecniche mnemoniche che ci invitano a pensare per immagini, a ricordare i grandi del passato associandoli alle nostre strade perché abbiano più possibilità di restare impressi nella nostra memoria”.

Parola a due ex sindaci - Roberto Barzanti poi ha voluto sottolineare come con questa operazione lo stesso Bisi abbia voluto sgomberare il campo dalle tante curiosità legate alla Massoneria: “A chi si domanda continuamente chi siano i massoni – ha detto -, Stefano risponde facendoci vedere che questi sono sotto i nostri occhi tutti i giorni, nelle strade che regolarmente percorriamo, nelle figure che conosciamo da sempre”. Mauro Barni, infine, ha ricordato alcuni dei personaggi senesi del novecento compresi nello stradario cui Siena ha dedicato una strada o una piazza. In primo luogo Artemio Franchi, che fu presidente della Federcalcio, Uefa e vicepresidente Fifa, e che scomparve quando lui era primo cittadino. “Fui tra i primi ad accorrere sul tragico luogo dell’incidente – ha ricordato Barni – e quando qualche tempo dopo al Coni a Firenze ne venne ricordata la figura me ne andai sentendo dire che Franchi era morto su un strada in un paese senza storia”.

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